mercoledì 12 dicembre 2018

Intervista alla storica Aurora DELMONACO




di Barbara Bertolini



La biografia di Aurora Delmonaco l’ho già dovuta stilare una volta, esattamente vent’anni fa per il libro che scrivemmo insieme Rita ed io sui molisani illustri che uscì nel 1998 con il titolo “Molisani, milleuno profili e biografie”. E il milleuno non era un numero a caso ma davvero trovammo, con fatica, più di 1000 biografie di personaggi che avevano contribuito a dare lustro al Molise. La breve scheda di Aurora, che era una delle poche donne molisane inserite nel dizionario, così recita:

«Dopo la laurea conseguita a Napoli, insegna storia e filosofia, poi è preside nei licei. E’ nominata quindi responsabile della sezione didattica dell’Istituto campano per lo studio della Resistenza. Ha tenuto seminari e conferenze e corsi in tutta Italia sull’insegnamento della storia.  Ha pubblicato un interessante volume sul suo paese di origine, Pietracupa, nella collana Biblioteca storica meridionale, diretta da Guido D’Agostino: Quelli della pietra cupa – Mille anni di una comunità molisana: storie ed immagini (Napoli 1989), frutto di una puntigliosa ricerca sul posto».

giovedì 15 novembre 2018

Nel settembre scorso si sono svolti a Montreal i funerali del noto uomo politico canadese John Ciaccia, morto in agosto dopo una lunga malattia. Ciaccia era di origine molisana, nato a Jelsi, e molti giornali hanno ricordato la sua figura e la sua brillante carriera politica.
Qui aggiungiamo un ricordo personale e inedito di Gabriella Iacobucci, che lo incontrò in Canada per definire con lui il progetto di una traduzione italiana del suo primo libro The Oka Crisis, appena uscito, e si recò con lui nei luoghi della vicenda, a Oka.


JOHN CIACCIA, UN IDEALISTA MOLISANO TRA GLI INDIANI MOHAWKS

di Gabriella Iacobucci

John Ciaccia lo conobbi anni fa a Montreal, e come mi era successo altre volte veicolo dell’incontro fu un libro. Il libro, appena uscito -era l’autunno del 2000-  si intitolava The Oka Crisis, e lo trovai in casa dei miei parenti. Mio cugino mi disse che l’autore era un canadese di origine molisana, anzi che sua madre era di Limosano come lui, e che abitava lì a Beaconsfield.

 Un po’ prevenuta, ma incuriosita dal titolo insolito, lo sfogliai, e presto dovetti rendermi conto che avevo davanti a me una storia interessantissima e una personalità non comune. Il libro, un memoriale, era il racconto appassionante della vicenda umana e professionale e politica dell’Autore, emigrato dal Molise da bambino e diventato un noto avvocato e poi importante uomo politico. In particolare si soffermava su uno dei momenti più difficili della sua vita politica, quello in cui aveva dovuto sostenere il delicato ruolo di negoziatore nella Crisi di Oka.

giovedì 8 novembre 2018

UNIVERSITÀ ORIENTALE DI NAPOLI - Dipartimento di Studi Letterari Linguistici e Comparati

“The Invention of Italy as an imaginary homeland on the Canadian soil”

Immagini della Conferenza Internazionale del 25-26 ottobre 2018.   Palazzo Du Mesnil, via Chiatamone 61 Napoli.

Nino Ricci al tavolo della conferenza
Da sin. Elena Lamberti (Univ. Di Bologna), Gabriella Iacobucci (traduttrice), Oriana Palusci (Univ. di Napoli), Eleonora Federici (Univ.di Napoli)




giovedì 18 ottobre 2018

NINO RICCI IN ITALIA OSPITE DI UN CONVEGNO INTERNAZIONALE A NAPOLI

Il noto scrittore canadese di origine molisana Nino Ricci sarà ospite d’onore dell’Università “L’Orientale” di Napoli in occasione del Convegno Internazionale che si terrà il 25 e 26 ottobre.



NINO RICCInato a Leamington, in Ontario, da genitori molisani, ottenne il suo primo successo con Lives of the Saints (1990). Il libro fu il primo volume di una trilogia continuata con In a Glass House (1993) a Where She Has Gone (1997). La trilogia ispirò una miniserie per la televisione che ebbe come protagoniste Sophia Loren e Sabrina Ferilli. I tre romanzi, tradotti da Gabriella Iacobucci, apparvero in Italia prima separatamente, poi in un unico volume pubblicato dall’Editore Fazi nel 2004 con il titolo La terra del ritorno.
L’ultimo romanzo, Sleep, è uscito in Canada nel 2015 ed è stato acclamato dalla critica come un capolavoro. 

mercoledì 1 agosto 2018

PEOPLE, PLACES, PASSAGES



An anthology of canadian writing  

(edited by Giulia De Gasperi, Delia De Santis, Caroline Morgan Di Giovanni. Longbridge Books, Montreal, 2018)

di Gabriella Iacobucci
                                                                                                                                                              
Novantotto scrittori hanno contribuito con racconti, poesie, memorie, brani di romanzi o commedie e molto altro a questa straordinaria antologia pensata per celebrare il trentesimo anniversario dell’AICW, l’Associazione Scrittori Italo Canadesi che ha sede in Canada.

lunedì 2 luglio 2018

Asterischi e parentesi vuote di Costantino Simonelli, recensione





di Rita Frattolillo


E mi accingevo a leggere con la debita attenzione e un pizzico di curiosità Asterischi e parentesi vuote (prefazione e direzione edit. Gianni Spallone) di Costantino Simonelli, quando in prima pagina, la sua dedica “Alla mia prof Rita con stima e affetto” mi ha preso a tradimento, risvegliando un momento del mio, del nostro passato. Come avrei potuto dimenticare quell’unico anno al “Mario Pagano”?

Ma era stata custodita così bene in una nicchia della mia memoria quella scolaresca ginnasiale di adolescenti vivaci e attenti -  tra cui Costantino -  e ora questa dedica funzionava come il “gioco” orientale di carte stropicciate di cui parla Proust, che, se messe in acqua, si gonfiano a ricreare fiori, piazze e persone…

mercoledì 27 giugno 2018

DOV’ERI NEL 68? Piccola inchiesta di Molise d’Autore tra alcune scrittrici e artiste molisane.


di Gabriella Iacobucci

foto fondazione Einaudi
Sono trascorsi i primi cinquant’anni da allora, e il Sessantotto, raccontato e celebrato, entra a far parte ufficialmente della Storia. Stampa, radio e televisione riportano la cronaca di quelle giornate e di quei fatti, i protagonisti rievocano quello che successe per le strade, nelle fabbriche, nelle scuole. Dappertutto mostre consacrano le avanguardie artistiche nate in quegli anni, e i critici letterari commentano i libri che segnarono una svolta…
 E qui nel Molise? Come arrivò il vento della contestazione giovanile?
Abbiamo pensato di chiederlo ai nostri amici, ovvero al piccolo cenacolo letterario e artistico di Molise d’Autore.

venerdì 15 giugno 2018

“CARTOLINE DALLA TERRA CHE FORSE ESISTE” raccolta di racconti e aneddoti scritti da 35 autori molisani



da sinistra: P. Petta, F. Giampieri, R. Frattolillo, A. Presutti, G. Spallone

Questo libro, che  vuole essere una risposta a quello che è diventato ormai un luogo comune sulla nostra Regione: “Il Molise non esiste!”,  è stato presentato al Circolo Sannitico di Campobasso il 7 giugno scorso da Rita Frattolillo, Antonella Presutti e dal curatore dell’opera, Francesco Giampieri. La giornalista Pina Petta ha letto brani della raccolta, mentre la musicista Federica Santoro ha allietato la serata con brani musicali eseguiti con la lira calabrese.

Così ha parlato di questo libro uno degli autori, il poeta isernino Antonio Vanni:  

 […]  Trentacinque autori osservano il nostro Molise dal di dentro, inerpicandosi tra “i minuscoli ricami fatti a tombolo che i geografi hanno denominato paesi” come scriveva Giose Rimanelli.

mercoledì 23 maggio 2018

E’ scomparso Nicola Iacobacci, poeta totale e cosmico


di Rita Frattolillo


Sabato scorso 19 maggio è scomparso, a 82 anni, dopo una lunga malattia, Nicola Iacobacci, nato a Toro nel 1935 e dal 1944 residente a Campobasso con la famiglia. Dopo una parentesi nella scuola come docente di francese, si era dedicato interamente ad una intensa e variegata attività letteraria che si è tradotta in decine di pubblicazioni, di cui alcune trasmesse dalla Rai, come il dramma Il lupo tra le lamiere (1983) e l'opera teatrale La giacca a doppio petto (1987). Altre sono state tradotte in spagnolo (da Michele Castelli dell'U. di Caracas, Poesias del1977 e La piedra azul turquì del 1980) e in francese (La volontà d'essere/Volonté d'être, 1990, edizione bilingue con traduzione francese di Patrice Dyerval Angelini dell'U. di Nizza).

mercoledì 14 marzo 2018

Intervista alla scrittrice Elvira DELMONACO ROLL




di Barbara Bertolini


Sono capitata su ”La Morgia indiscreta” di Elvira Delmonaco Roll per puro caso. Ero alla Mondadori di Campobasso e stavo scegliendo libri per bambini quando il mio sguardo è stato attratto dall’immagine della copertina di uno dei libri esposti: la Morgia di Pietracupa. Qualunque cosa avesse scritto l’autore di quel libro l’avrei comperato perché parlava di uno dei posti più suggestivi e intriganti per me, probabilmente quel sasso era qualcosa scaturito da visioni ataviche celate nel profondo della memoria.
E l’acquisto non mi ha delusa. Effettivamente, leggendo il libro ho avuto la sensazione di ritornare ai romanzi classici del passato, a quelli che mi hanno appassionata nella mia gioventù, alle belle storie paesane dove i sentimenti erano autentici, la gente semplice e la natura ancora incontaminata.
A questa scrittrice talentuosa voglio chiedere:

So che sei nata a Napoli, che cosa ti lega al Molise?

martedì 6 marzo 2018

Giuseppe Tabasso: "Le ali del ritorno" di Rita Frattolillo una saga familiare che profuma di provincia



 di Giuseppe Tabasso



L'impulso a scrivere nasce come sfogo, curiosità, fame e piacere di vita, poi può diventare bisogno, passione e ossessione.  Ci s'infila in un tunnel simile a quello della droga: all'inizio vi si entra per star bene, poi ci si rimane per non star male. Mi è venuto di pensarlo leggendo il romanzo di Rita Frattolillo, Le ali del ritorno, che, come racconta l'autrice, ha avuto per molti anni una gestione complicata, con pagine distrutte, accantonate, riprese e rielaborate più volte "come un’ossessione che non si riesce a vincere". Spesso infatti il lavoro dello scrittore (e lo dico da semplice scrivente) è proprio questo: la riscrittura come parte integrante del processo creativo. Lo diceva Flaubert: "Scrivere significa riscrivere”.

lunedì 19 febbraio 2018

LIBRI: il nuovo che avanza nel panorama letterario molisano

 di Barbara Bertolini


La scomparsa di uno dei massimi scrittori molisani, Giose Rimanelli, ci fa riflettere sulla nuova generazione di autori.

E il nuovo che avanza è sorprendente, variegato. Una bambina di 10 anni mi ha fatto leggere sul sito di WATTPAD il suo primo romanzo e quelli di una sua amica di 15 anni ormai navigata scrittrice.

Le nuove tecnologie mettono le ali a chi ama scrivere: basta riuscire a buttare giù qualcosa  - adesso anche la scuola fa la sua parte  - andare sul sito, scegliere la copertina e il gioco è fatto. Appare, infatti, un vero libro con titolo e autore  ed ecco che ti senti una nuova  “Sveva Casati Modigliani”. Non importa che la punteggiatura non ci sia  - a quell’età – non importa che il testo sia sempliciotto ma, di sicuro, con questo allenamento e seguendo i numerosi corsi di scrittura che non si negano più a nessuno,  a 20 anni le nostre scrittrici in erba potrebbero arrivare ad avere il talento di una giovane Françoise Sagan. Chissà?

venerdì 2 febbraio 2018

Antonella Presutti “Nevica poco e male”, recensione



di Rita Frattolillo


Nel suo ultimo romanzo “Nevica poco e male” (Gilgamesh edizioni, Asola, 2017) Antonella Presutti  mette in scena - o meglio, a nudo - la  provincia, un luogo dove, in nome delle apparenze da salvare ad ogni costo, il divario tra quello che succede nel chiuso delle mura domestiche e  il perbenismo di facciata è enorme. Ma, come suggerisce l’immagine di copertina, è guardando dentro alla sagoma dell’uomo in bombetta di Magritte che si scopre lo iato tra la realtà effettiva e quella apparente.
A guardare “dentro - con  estrema lucidità - si dedica  l’investigatore protagonista del romanzo. Motivo? Si trova in uno stato particolare dopo un trapianto cardiaco. Convinto di vivere in un presente senza fine né  inizio per via di certi vuoti di memoria,  egli decide di indagare sulla vita di un antico palazzo rosso ritratto in una sua foto.

giovedì 25 gennaio 2018

Valentina Farinaccio: la strada del ritorno porta a Campobasso...




di Barbara Bertolini




«L’estate più bella è stata quella in cui mio padre morì». Con questo incipit Valentina Farinaccio cattura subito il lettore, avido di scoprire come mai una bambina sia tanto felice nel momento più tragico della sua infanzia.

Non verrà deluso perché lungo le duecento dodici  pagine l’autrice, con scrittura limpida e delicata, ci porta a scoprire una famiglia molisana – suocera, nuora, nipotina – alle prese con una tragedia familiare, quella della morte, giovanissimo, di Giordano, l’adorato padre della bimba che gestisce una piccola libreria nel borgo vecchio di Campobasso.

venerdì 19 gennaio 2018

DAI TACCUINI INEDITI DI GIOSE RIMANELLI


Mariella Di Brigida

Pubblichiamo qui – in una rielaborazione curata dall’Autrice stessa   ̶  lo stralcio di un capitolo della Tesi di Laurea  di Mariella Di Brigida: “Geografie di confine. Giose Rimanelli e la ricerca dell’identità”( Chieti 2013).
Tra gli innumerevoli studi sullo Scrittore pubblicati negli anni, questo ci offre la straordinaria occasione di leggere per la prima volta i taccuini di Giose conservati presso l'Archivio di Stato di Campobasso.
Colpiscono, oggi, alcune sue riflessioni sulla morte.

***


“Un’isola non è una terra, ma un semplice approdo” - Dai taccuini inediti di Giose Rimanelli

Dopo il viaggio di sola andata verso gli Stati Uniti, Giose Rimanelli sperimenta la scrittura diaristica. Una scrittura intima alla quale affida la cronaca delle vicende della sua vita con registrazioni di viaggi, notizie private e familiari, impegni lavorativi, ma soprattutto emozioni, amori, entusiasmi, inquietudini e delusioni.

martedì 9 gennaio 2018

MOLISE D’AUTORE PER GIOSE RIMANELLI

Giose Rimanelli e Pietro Corsi
di Gabriella Iacobucci


Se ne sono andati a nemmeno un anno di distanza l’uno dall’altro Giose Rimanelli e Pietro Corsi, i nostri scrittori,  i due grandi amici fraterni. Pietro, più giovane,  nei primi mesi del 2017, Giose, suo mentore, nei primi giorni di quest’anno.

Superfluo ripetere quanto tutti in queste ore vanno ricordando. E’ infatti unanime - nei molisani che lo conoscevano e in quelli che non ne hanno mai letto una pagina - la percezione di Giose Rimanelli come  personalità unica e originale nel  panorama della letteratura contemporanea.

martedì 2 gennaio 2018

UN CAFFE’ CON L’AUTORE BRANO DA INDOVINARE N. 2:




TITOLO E AUTORE INDOVINATI 
Le prime ad aver indovinato titolo e autore sono Rita Frattolillo e MariaItalia Insetti. 

Effettivamente si tratta de LA SPOSA NORMANNA, che parla di Costanza d’Altavilla e di suo figlio, l’Imperatore Federico II, uno dei più bei libri della scrittrice CARLA MARIA RUSSO.
Però, per avere il privilegio di prendere un caffè con l’Autrice, non basta indovinare, ma si deve scrivere una piccola recensione. Sarà l’Autrice a scegliere la migliore e, quindi, chi andrà a prendere il caffè con lei.