lunedì 22 ottobre 2012

"La Regina irriverente", l'ultimo libro di Carla Maria Russo


Dopo una pausa con la Secondo guerra mondiale (Lola, nascerà a diciott’anni)  Carla Maria Russo ci riporta nel Medioevo.   “La regina irriverente”  tratta di Aliénore d’Aquitania  prima duchessa poi regina di Francia e successivamente anche regina d’Inghilterra. Una storia di una donna bellissima,  battagliera, sfrontata, spudorata, provocante, ma anche  colta e intelligente. Come abbia fatto questa regina indomabile  a vivere fino agli ottant’anni nei tempi bui del Medioevo, dove  le donne fuori dall’ordinario venivano bruciate come streghe, è un mistero.  
L’Autrice, dopo aver spulciato  la numerosa documentazione ci fa rivivere quel periodo che inizia con Filippa la mamma di Aliénore (intorno al 1100) e si conclude nel  1152 quando Aliénore sposa  Enrico D’Angiò, che sarà poi re d’Inghilterra. 
Un finale che Carla Maria Russo lascia aperto perché probabilmente desidera scrivere il seguito di questa storia in cui l’ energica regina ha sempre saputo rinascere  dalle proprie ceneri e che ha sposato e seppellito  ben due re. Il primo è il religiosissimo ed insignificante Luigi VII che la porta all’altare quando lei ha 16 anni. Il giovane Luigi ha un anno in più di lei e si sposa contro la sua volontà, solo per obbligo dinastico. Ma la scaltra regina riuscirà a liberarlo dai suoi problemi morali e fargli conquistare la stima del suo popolo. Una crisi mistica, intervenuta a seguito di un massacro ordinato dalla bella Aliénore, farà sì che il re di Francia allontanerà dal suo talamo la regina fino al finale ripudio della donna che non ha generato figli maschi. L’altro è un giovanissimo Enrico d’Angiò che sposa la potente duchessa di Aquitania quando lui ha 19 anni mentre lei va verso i 30. Enrico è l’esatto opposto di Luigi e, dal punto di vista sentimentale, passati i primi anni di felice amore tradirà la bella e anziana moglie, ma il loro regno si ingrandirà e sarà prospero. Aliénore metterà al mondo cinque figli, tra cui il famoso  Riccardo cuor di Leone.
Carla Maria Russo,  durante la presentazione del libro presso “Preview” a Campobasso, sua città natale
Per la Russo questo è il quarto volume storico, il primo, La sposa normanna, vi narra la storia di Costanza d’Altavilla, madre di Federico II “stupor mundi”, poi ci trasporta nella Venezia del 1755 con L’Amante del Doge, quindi, ritorna al Medioevo (1200) con Il cavaliere del giglio, quando Firenze è dilaniata tra guelfi e ghibellini.  
Carla Maria Russo possiede il dono di una scrittura piacevole che trasporta e fa conoscere al lettore fatti storici che, spesso, egli ha solo sfiorato durante il suo percorso di studi. I romanzi sono, infatti, molto documentati poiché l’Autrice approfondisce il personaggio e il suo tempo con scrupolo, proiettando sulle pagine una visione che difficilmente il lettore potrebbe trovare nei semplici libri di storia. Essa è l’intermediario tra noi e la storia, un intermediario che inventa solo quel po’ che serve per far scorrere la trama.
E La regina irriverente è un bel volume che ci introduce nella Francia globalizzata dell’inizio del secondo millennio tra Crociati, lotte intestine con l’Inghilterra, con feudatari  spesso più potenti dei re, con alleanze tra le varie case regnanti europee o anche mediorientali.
Barbara Bertolini

Carla Maria Russo, La Regina irriverente, Piemme, Milano 2012

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