lunedì 19 febbraio 2018

LIBRI: il nuovo che avanza nel panorama letterario molisano

 di Barbara Bertolini


La scomparsa di uno dei massimi scrittori molisani, Giose Rimanelli, ci fa riflettere sulla nuova generazione di autori.

E il nuovo che avanza è sorprendente, variegato. Una bambina di 10 anni mi ha fatto leggere sul sito di WATTPAD il suo primo romanzo e quelli di una sua amica di 15 anni ormai navigata scrittrice.

Le nuove tecnologie mettono le ali a chi ama scrivere: basta riuscire a buttare giù qualcosa  - adesso anche la scuola fa la sua parte  - andare sul sito, scegliere la copertina e il gioco è fatto. Appare, infatti, un vero libro con titolo e autore  ed ecco che ti senti una nuova  “Sveva Casati Modigliani”. Non importa che la punteggiatura non ci sia  - a quell’età – non importa che il testo sia sempliciotto ma, di sicuro, con questo allenamento e seguendo i numerosi corsi di scrittura che non si negano più a nessuno,  a 20 anni le nostre scrittrici in erba potrebbero arrivare ad avere il talento di una giovane Françoise Sagan. Chissà?

venerdì 2 febbraio 2018

Antonella Presutti “Nevica poco e male”, recensione



di Rita Frattolillo


Nel suo ultimo romanzo “Nevica poco e male” (Gilgamesh edizioni, Asola, 2017) Antonella Presutti  mette in scena - o meglio, a nudo - la  provincia, un luogo dove, in nome delle apparenze da salvare ad ogni costo, il divario tra quello che succede nel chiuso delle mura domestiche e  il perbenismo di facciata è enorme. Ma, come suggerisce l’immagine di copertina, è guardando dentro alla sagoma dell’uomo in bombetta di Magritte che si scopre lo iato tra la realtà effettiva e quella apparente.
A guardare “dentro - con  estrema lucidità - si dedica  l’investigatore protagonista del romanzo. Motivo? Si trova in uno stato particolare dopo un trapianto cardiaco. Convinto di vivere in un presente senza fine né  inizio per via di certi vuoti di memoria,  egli decide di indagare sulla vita di un antico palazzo rosso ritratto in una sua foto.