sabato 16 febbraio 2013

"Stabat Mater", di Antonella Presutti


E’ uscito “Stabat Mater”, l’ultimo romanzo della scrittrice molisana Antonella Presutti.  Lo recensisce per noi
                                                            Rita Frattolillo

I figli non dovrebbero mai morire prima dei genitori. Ma che succede se un figlio si toglie la vita, e senza una ragione apparente? Un venerdì di carnevale qualunque, Andrea, non ancora sedici anni,  si fa saltare il cervello con un colpo di pistola, gettando nella tragedia la sua famiglia, una come tante.Compenetrarsi nel dolore della figura materna, straziata dal gesto fatale del figlio, analizzarne i meandri – e in controluce, la reazione degli altri - è l’impresa difficile e delicata con cui si è voluta misurare Antonella Presutti nel suo romanzo Stabat Mater (EdiLet, Roma 2011), che nel titolo richiama la sequenza della Madonna Addolorata attribuita a Jacopone. Nel “planctus” di Stabat Mater  la madre, con il cuore trafitto e l’animo ferito a  morte di chi si sente tradito dal figlio prediletto, è inghiottita in una spirale di disperazione che la tira giù verso un baratro senza fondo in cui emozioni, sentimenti, tempo e memoria hanno senso solo perché si accendono e si coagulano nel nome di Andrea, che muore e risorge mille volte ogni giorno nella sua mente e nel suo cuore. Lungo questa spirale, che è una discesa agli inferi senza ritorno, l’A., come una  rabdomante che scava senza tregua nella mente allucinata della donna, sviluppa la narrazione - sotto forma di diario - sondando l’insondabile.

sabato 2 febbraio 2013

Viteliù, romanzo di Nicola Mastronardi

Si intitola “Viteliú – Il nome della Libertà”, dal termine osco antico ed originario della parola latina “Italia” il primo romanzo di Nicola Mastronardi di Agnone che ha voluto ambientare tra i valorosi dodici popoli dell’Appennino centrale (sanniti, marsi, peligni, piceni). Essi si unirono per costruire il loro sogno di libertà contro la prepotenza romana tra la Guerra Sociale e quella Civile, nel periodo che va dal 91 all'82 a.C.
Un sogno temporaneamente infranto da Lucio Cornelio Silla che operò un vero massacro dell'etnia sannita. Il romanzo inizia diciassette anni dopo quei tragici eventi. Un incubo del passato spinge un vecchio cieco - l'embratur sannita Papio Mutilo che su di sé sente tutta la responsabilità del genocidio subito dal suo popolo - a riprendere in mano il proprio destino e quello del nipote Marzio, salvato dalle stragi dei sicari di Silla. Il loro avventuroso viaggio porterà Marzio, e con lui il lettore, a conoscere la storia e le terre delle genti che costruirono la prima nazione cui fu dato il nome di Italia.
Un romanzo storico di ben 480 pagine che tratta di popoli quasi sconosciuti e poco indagati da scrittori e storici. 
Per la recensione di questo libro cliccare su Viteliù un romanzo storico

 
Nicola Mastronardi, giornalista, scrittore appassionato di storia della sua terra e del suo territorio, ha pubblicato, I giganti verdi : immagini, incontri e suggestioni lungo i tratturi molisani ; Un mondo in cammino : la transumanza; Il rito del fuoco più grandioso del mondo; Il cuore in una 'ndoccia; Cavalli e cavalieri: nella storia, nella letteratura e nell'architettura del Molise.