Si intitola “Viteliú – Il nome della Libertà”, dal termine osco antico ed
originario della parola latina “Italia” il primo romanzo di Nicola
Mastronardi di Agnone che ha voluto ambientare tra i valorosi dodici popoli
dell’Appennino centrale (sanniti, marsi, peligni, piceni). Essi si unirono per costruire il loro sogno di
libertà contro la prepotenza romana tra la Guerra Sociale e quella Civile, nel periodo che va dal 91 all'82 a.C.
Un sogno temporaneamente infranto da Lucio
Cornelio Silla che operò un vero massacro dell'etnia sannita. Il romanzo inizia
diciassette anni dopo quei tragici eventi. Un incubo del passato spinge un
vecchio cieco - l'embratur sannita Papio Mutilo che su di sé sente tutta la
responsabilità del genocidio subito dal suo popolo - a riprendere in mano il
proprio destino e quello del nipote Marzio, salvato dalle stragi dei sicari di
Silla. Il loro avventuroso viaggio porterà Marzio, e con lui il lettore, a
conoscere la storia e le terre delle genti che costruirono la prima nazione cui
fu dato il nome di Italia.
Un romanzo storico di ben 480 pagine che tratta
di popoli quasi sconosciuti e poco indagati da scrittori e storici.
Per la recensione di questo libro cliccare su Viteliù un romanzo storico
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Nicola Mastronardi, giornalista, scrittore appassionato
di storia della sua terra e del suo territorio, ha pubblicato, I giganti verdi : immagini, incontri e suggestioni lungo i tratturi
molisani ; Un mondo in cammino : la
transumanza; Il rito del fuoco più
grandioso del mondo; Il cuore in una
'ndoccia; Cavalli e cavalieri: nella
storia, nella letteratura e nell'architettura del Molise.
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