di Rita Frattolillo
Corrado Gizzi
(1915-2012), molisano di nascita, abruzzese per scelta, ha espresso la sua
straordinaria versatilità nelle scienze come nella poesia e nell’arte,
ottenendo in ogni settore esiti di tale qualità che spesso i suoi lavori sono
stati presi a modello da enti culturali o adottati nei licei.
Il suo monumentale
studio sull’astronomia nella Divina
Commedia, L’Astronomia nel Poema Sacro, del 1974, lo ha imposto come il
maggiore studioso di questo aspetto dell’opera dantesca, oltre a rappresentare
un primo segnale sulla svolta che prenderanno i suoi interessi.
In realtà, ancora
prima dell’attività scientifica, in Gizzi si era manifestata una spiccata
inclinazione per le belle lettere: a 34 anni aveva scritto un poemetto
sull’ebreo errante (Ahasvero, 1949),
a cui erano seguite diverse raccolte poetiche
che lo hanno nel tempo consacrato come poeta di grande suggestione,
originale e raffinato.
Inoltre, la
riproposizione in chiave personalissima da parte di Gizzi del mito di
Saffo e il volume su Vittoria Colonna (1998), la poetessa
rinascimentale amica di Michelangelo, nonché Signora di Vasto in virtù del
matrimonio con il marchese D’Avalos, rivelano ai lettori la sua sorprendente
padronanza della poesia occidentale, da quella greca a quella novecentesca.
Intanto, l’acquisto,
nel 1967, del castello Torre de’ Passeri (Pescara), complesso vincolato dal
Ministero per i Beni Culturali, e ristrutturato sotto la direzione della
Soprintendenza de L’Aquila, mette in atto la svolta a cui si accennava, perché
in quella sede prestigiosa dal 1979 Gizzi dà vita all’Istituto di Studi e
Ricerche “La Casa di Dante in Abruzzo”.
Un modo nuovo e
originale di onorare e far conoscere il pensiero dantesco, perché lì, a Torre
de’ Passeri, ogni anno dal 1980 si allestiscono ininterrottamente mostre dei
più grandi interpreti figurali della Divina
Commedia, ma anche delle opere “minori “di Dante.
Le mostre attirano
dall’Australia come dalla Russia esponenti della diplomazia, della cultura e
dell’arte per la loro originalità e l’indiscutibile valore artistico.
Ogni mostra è
accompagnata da uno splendido catalogo – curato personalmente da Gizzi – e da
un audiovisivo, ed è stata dedicata sin dall’inizio a un grande della Storia
dell’arte occidentale, a cominciare da Giotto.
Tra gli eventi che
indubbiamente hanno contribuito a divulgare questo foyer dell’attività
dantologica di Gizzi vanno segnalati, assieme all’apertura della biblioteca
“Caldora” (1995), ricca di un nucleo di 5000 volumi d’arte (appartenuti a
Fortunato Bellonzi, poi acquistati dalla famiglia Caldora che li ha donati
alla “ Casa di Dante in Abruzzo”),
l’inaugurazione del museo dantesco “Fortunato Bellonzi”, collezionista d’arte,
che per oltre 30 anni fu segretario generale della Quadriennale di Roma.
Poi, nel 1999, in
occasione del ventennale della “Casa di Dante in Abruzzo”, è stata allestita
una mostra antologica, ed è stato pubblicato un catalogo monumentale, Dante Istoriato, curato come sempre da
Gizzi, che ripercorre 20 anni di ricerca iconografica dantesca; volume tanto
apprezzato da essere stato presentato in Finlandia come in Cina, in Messico
come in Canada.
Infine, per il 25°
anniversario della fondazione dell’Istituto, è stata promossa la creazione di
centri culturali all’estero, e ora saranno tante, le “Case di Dante” in tutto
il mondo che devono la loro apertura all’instancabile “Crociato
dell’Arte”, alla sua passione che non ha
mai conosciuto soste.
Erano gli anni Ottanta
quando ho avuto l’onore di conoscere questo gentiluomo di altri tempi; mi
colpirono il suo garbo e la sua modesta, in apparenza inconciliabili con la sua
statura culturale. Torre de’ Passeri ̶ allora non ancora danneggiato dal sisma del 2009 ̶ un tempio dell’arte, dove si respirava
cultura e natura in un’atmosfera atemporale.
Particolarmente colpito dalle pregevoli iniziative di Corrado Gizzi per la diffusione della cultura e dell'opera di Dante nella storia artistica e letteraria a largo raggio, ringrazio vivamente l'autrice di questa memoria.
RispondiEliminaGrazie per il suo apprezzamento, gentile Paolo, in realtà anch'io, come lei, ho amato molto la sensibilità spiccata e raffinata per l'arte e la cultura -più in genere- di Corrado Gizzi. Certe personalità singolari, speciali, come questa, dovrebbero vivere tanto più a lungo per illuminare il percorso ai comuni mortali.
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