da sinistra: P. Petta, F. Giampieri, R. Frattolillo, A. Presutti, G. Spallone |
Questo libro, che vuole essere una risposta a quello che è diventato ormai un luogo comune sulla
nostra Regione: “Il Molise non esiste!”, è stato presentato al Circolo Sannitico
di Campobasso il 7 giugno scorso da Rita
Frattolillo, Antonella Presutti
e dal curatore dell’opera, Francesco Giampieri.
La giornalista Pina Petta ha letto
brani della raccolta, mentre la musicista Federica
Santoro ha allietato la serata con brani musicali eseguiti con la lira calabrese.
Così ha parlato di questo libro uno degli
autori, il poeta isernino Antonio Vanni:
[…] Trentacinque autori osservano il nostro Molise dal di dentro, inerpicandosi tra “i minuscoli ricami fatti a tombolo che i geografi hanno denominato paesi” come scriveva Giose Rimanelli.
Cartoline da
una terra che forse esiste è sempre un viaggio successivo, ogni qual volta
pensi di poterti plasmare con il verde delle colline e dei pascoli, con gli
attrezzi da lavoro che delimitano i campi molisani come segnali stradali
dimenticati, paesaggi disincantati ed incantevoli, il tutto nel medesimo
momento che ci vivi con i tempi lenti dei nostri sguardi defilati. Da Castelverrino
di Antonella Presutti, leggiamo: All’improvviso ti accorgi che la terra è
crocifissa, si muove con te, incastrata per una perfetta simmetria di natura
tra la montagna e il mare, dove si arriva per caso, si resta per scelta, si va
via per necessità.
E volgendo lo
sguardo all’orizzonte, partendo dalla Preghiera di Adelchi Battista, ed attraversando
le 3 sezioni del libro: Transumanze ( autori Franco Avicolli, Amerigo
Iannacone, Federica Passarelli, Giuditta Di Cristinzi, Paola Caramadre,
Marilena Ferrante, Antonio Sorbo, Rosalba de Filippis, Nadia Verdile, Giovanni
Petta, Antonella Sozio, Antonella Presutti, Giulio Ricci, Miro Gabriele,
Roberto Colella, Elvira Del Monaco Roll, Gianluca Venditti, Caterina
Franceschini, Francesco Giampietri, Maria Assunta Prezioso, Ester Tanasso,
Mauro Gioielli), Pane e ortiche ( autori Gianni Spallone, Giovanni Petta,
Federica Passarelli, Nadia Verdile, Vincenzina Scarabeo Di Lullo, Antonella
Sozio) , Del perduto amor ( autori Rita Frattolillo, Fiora Luzzatto, Francesco
Giampietri, Maria Luisa Tozzi, Patrizia Morlacchi, Maria Assunta Prezioso,
Gianni Spallone, Antonio Vanni, Ida Di Ianni, Francesco Paolo Tanzj, Tommaso Di
Brango, Giuseppe Napolitano- che ricorda di riflesso l’assassinio di Amerigo
Iannacone, Simona Materi, Nicola Gardini),dicevamo volgendo lo sguardo
all’orizzonte, scrive Ida Di Ianni ricordando il poeta delle Mainarde Vincenzo
Rossi, suo maestro ed amico: “ E questo “viaggio” si chiamava “illusione” e questo “mezzo” non
aveva freni, come non aveva padroni e non aveva soste. Ci apparteneva”.
E il viaggio è
anche dissacrante in questa terra che ha più lune; la luna sul mare e le sue
ondulate coste, la luna dei silenziosissimi boschi, la piccola corona di luna
sopra i suoi inappetenti Castelli, le tre quasi città, i freddi laghi ed i
propri misteri. Su tutto questo fiondano a conclusione del libro i versi di
Nicola Gardini: “Zà Càrm’na Marì/ si prendeva i bambini appena nati/ e li
stropicciava a dovere per un’ora/ La testa gli metteva/ in mezzo alle gambe/ e
queste dietro alla nuca/ e le braccia giù per la schiena/ come se avesse fra le
mani/ la sfoglia del pane. / Anche a me ha stravolto tutto. / Il diavolo non
può riconoscermi/ ma io ho perduto il cuore.”.
Antonio Vanni
Cartoline dalla terra che forse esiste, a cura di Francesco Giampietri AA.VV., L’Erudita, Giulio Perrone Editore Roma, maggio 2018 ISBN 978-88-6770-379-4, euro 15,00
Cartoline dalla terra che forse esiste, a cura di Francesco Giampietri AA.VV., L’Erudita, Giulio Perrone Editore Roma, maggio 2018 ISBN 978-88-6770-379-4, euro 15,00
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