lunedì 17 dicembre 2007

poesia di Natale


 



C’E’ UNA STELLA



di  Emilio Spensieri



 



 



  Torna: torna per coloro che l’aspettano ed anche per quelli che non l’attendono.



   Sull’orizzonte del mucchio dei secoli nel buio la stella indica il cammino giusto; e i pastori inconsapevolmente vanno, allontanandosi dal respiro del gregge assopito; anche i cani, senza mugolare, restano fermi e attoniti.



   Nel profondo silenzio della notte, defluite dal pentagramma delle armonie ondeggiano le note delle zampogne e l’erba, imperlata di rugiada, soggiace alla carezza dell’onda di suono.



   Dalla grotta un respiro nuovo àlita verso il mondo e preme nei cuori; gli occhi di Maria riflettono amorosamente sul figlio la trèmula fiammella dei pochi sterpi; Giuseppe ferma i pensieri sul volto del Bambino; il bue e l’asinello, protagonisti anche loro, irrorano respiri di calore.



   Allora e oggi: duemila anni. L’arco del tempo sembra infinito e, tuttavia, è breve ed attuale, senza scadenze.



   Tutte le nascite hanno un principio ed una fine: c’è un giorno o una notte, ma una soltanto è la Notte Santa.



   Natale: si può nascere dovunque, nel solco o sotto l’albero, in una stalla o nel palazzo del Re, ma quella grotta fredda e spoglia resta per sempre la Reggia dell’umanità.



   Duemila anni ed ore infinite si aggrumano in una giumella di tempo e c’è una stella che racconta e narrerà in eterno.”



 



(Sottovoce, 1988)



 



 

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