«L’estate più bella è stata quella in cui mio padre
morì». Con questo incipit Valentina Farinaccio cattura subito il lettore, avido
di scoprire come mai una bambina sia tanto felice nel momento più tragico della
sua infanzia.
Non
verrà deluso perché lungo le duecento dodici pagine l’autrice, con scrittura limpida e
delicata, ci porta a scoprire una famiglia molisana – suocera, nuora, nipotina
– alle prese con una tragedia familiare, quella della morte, giovanissimo, di
Giordano, l’adorato padre della bimba che gestisce una piccola libreria nel
borgo vecchio di Campobasso.