E’ scomparsa una delle voci più importanti della cultura molisana. Renato Lalli, 82 anni, si è spento a Campobasso, sua città, dopo breve malattia. Egli ha dedicato tutta la vita alla ricerca storica e culturale del Molise pubblicando numerosi saggi (più di una sessantina). Infinita è anche la sua produzione pubblicistica e i suoi interventi. Egli, infatti, ha collaborato alle riviste più importanti di storia locale e nazionale e a programmi Rai, indagando la sua regione, sotto l’aspetto storico, letterario, economico e antropologico.
Ha riportato alla luce nomi storici di rilievo come Zurlo, Ricciardi, Longano, Pepe, curando nuove edizioni o pubblicando inediti delle loro opere. Nei suoi saggi, che scandagliano il Molise dal Medioevo ai giorni nostri, ha trattato con acume di Agostino Tagliaferri, Giuseppe De Vincenzi, Giuseppe Maria Galanti, Papa Celestino V. Ha fatto conoscere agli italiani il grande poeta-sindacalista, che ha lottato per i diritti degli italiani in America, Arturo Giovannitti. Ha pubblicato gli scritti molisani di Francesco D’Ovidio. Si è soffermato sulla figura Vincenzo Cuoco.
Insegnante d’italiano nelle scuole superiori, la sua vasta preparazione gli ha permesso di trattare sia la storia che la letteratura. Ma è stata soprattutto la prima la sua grande passione che lo ha tenuto impegnato alla scrivania fino alla fine della sua esistenza. Gli ultimi dieci anni sono stati infatti proficui di saggi sul Molise e i suoi personaggi. Tra questi; Espressioni letterari a artistiche fra Rinascimento ed Età barocca (2000); Profili di personaggi molisani (2001); Vita e cultura del Molise : dal Medioevo ai tempi nostri, (2003); Il Molise: 1806-1963 : cronistoria dell'autonomia regionale (2003); Il Molise e l'Europa : dai primi conquistatori germanici ai viaggiatori del secolo diciannovesimo (2005) ; Campobasso capoluogo del Molise (in collaborazione con Norberto Lombardi e Giorgio Palmieri), 2006; Calendario storico del Molise (2006). L’ultimo suo lavoro lo ha dedicato a Francesco Longano, di cui aveva già curato nel passato la ristampa della sua opera: Viaggio dell'abate Longano per lo Contado di Molise accresciuto e migliorato dall'autore (2009).
Barbara Bertolini
Renato Lalli era Consigliere culturale della nostra associazione. Alla moglie, Rosa Maria giungano le nostre più sentite condoglianze.
Grazie Renato, hai dato davvero tanto al Molise e le tue opere rimarrano nei secoli!
RispondiEliminaAntonella
Come sua ex alunna posso testimoniare la grande preparazione didattica e la sua signorilità. Grazie Renato Lalli per tutto il sapere che ci ha trasmesso. Sono stata onorata di averla avuta come professore. Giusy
RispondiEliminaMi unisco alle altre voci per testimoniare il mio profondo dispiacere per la scomparsa di Renato, un uomo che ha speso le sue migliori energie e la sua intera vita a ricostruire l'identità culturale del Molise attraverso una considerevole quantità di opere che spaziano dalla Storia alle tradizioni popolari, passando per la letteratura, l'economia e la filosofia. Un uomo di grande dirittura morale e alto profilo, che ci manca già, ma di cui per fortuna resta il monumento edificato con la profusione di un impegno sempre disinteressato e che non ha mai conosciuto cedimenti. Perciò, grazie di cuore, Renato! Rita Frattolillo
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