Anno 1949, costituzione dell’Associazione della Stampa molisana, i protagonisti:
(tra gli altri) al centro della foto in piedi da sinistra: Sabino D’Acunto, Nino Amoroso, Giuseppe Tabasso. Sempre in piedi Padre Eduardo Di Iorio e Emilio Spensieri (con lo sguardo in basso). A destra, seduto, Silvestro Delli Veneri e sul lato sinistro, in piedi, Corrado Caluori e Pasquale Carchietti.
Nino Amoroso ricorda Sabino D’Acunto
Con Sabino D’Acunto ho avuto un lungo percorso di vita e di impegno professionale e giornalistico, iniziato un giorno della primavera dell’anno 1949. Con mezzi di fortuna, gli unici disponibili nell’immediato dopoguerra, ed attraverso strade sconnesse e valicando i tornanti del Macerone, siamo andati a L’Aquila in Abruzzo, insieme ai colleghi Corrado Caluori, Pasquale Carchietti e Nicola Todisco, per rivendicare, in sede di congresso, l’autonomia molisana dall’allora Associazione della Stampa abruzzese.
In una giornata densa di vivaci discussioni e polemiche, con aspre contestazioni da parte dei giornalisti abruzzesi, riuscimmo ad ottenere il distacco e la nostra autonomia che è stata tra le prime istituzioni della nostra regione ad ottenere questo importante riconoscimento.
Alcuni giornalisti abruzzesi, al termine del Congresso ci salutarono dicendoci a gran voce:
«Vi lasciamo al vostro destino provinciale senza avvenire, come un romantico cenacolo di pubblicisti». Le parole polemiche c’erano state rivolte da Remo Celaia, allora Presidente dell’Associazione e da Lino Manocchio, con il quale io avevo in precedenza dibattuto la questione sulla pagina dell’allora quotidiano “Il Momento” di Roma nel quale avevamo una pagina insieme Abruzzo-Molise, e, quindi, ero l’unico ad avere un contraddittorio diretto con la stampa abruzzese.
Lino Manocchio, successivamente, fece una rilevante carriera giornalistica, quale corrispondente da New York di importanti quotidiani italiani.
Con Sabino D’Acunto, su quella battuta, ci facevamo delle grandi risate, anche a distanza di anni, perché dopo pochi mesi dalla separazione dall’Abruzzo, il 28 agosto 1949, abbiamo costituito, a Campobasso, l’Associazione della Stampa molisana che ha rappresentato uno dei primi impegni culturali e professionali dell’autonomia regionale del Molise, che solo nell’anno 1963 è stata ufficializzata con legge delle Stato.
In una delle belle pagine, che Sabino D’Acunto amava scrivermi e, forse tra le ultime della sua esistenza terrena, mi comunicava: «Prima di recarmi a messa, desidero ringraziarti ancora per le belle ore che ieri mi hai fatto trascorrere con te. Spero di rivederti presto per parlarti di una mia idea: realizzare con te la storia del giornalismo molisano; se un giorno in cui non hai molto da fare, ti aspetto». Non ho fatto in tempo, purtroppo, ciao Sabino.
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