venerdì 17 ottobre 2008

Senza titolo 1










MARITEME  M‘HA SCRITTE                     


 


Carìssema Tresàngela,                               


sòng’arrivato bbène;                                  


madonna e quanta trène                              


ce stànne a ‘sta cità!                                  


Le casere so’ àvete                                             


Comm’a ru campanàre,                                 


la ggiòbba* ru cumpare                              


me l’ù truàta ggià…                                              


 


Ma chélla ch’è terribbèla,                           


Tresàngela, è la lénga!                                


Qua, ùne che scellénga                               


ze dice ca: nò stén…*                                 


So uomméne* le fémmene,                          


ri màschere so’ mèn*                                  


e yes, a Brucchelì*                                     


segnìfeca: pe’scì!                                                 


                                                                   


 * parole anglo-italo-americane


 




 

 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 




MI HA SCRITTO MIO MARITO


Carissima Teresangela


sono arrivato bene;


madonna! quanti treni


stanno in questa città!


Le case sono altissime


come campanili,


il lavoro il mio compare


me l’ha trovato già…


 


Ma quello che è terribile,


Teresangela, è la lingua!


Se uno qua s’imbroglia,


gli dicono «no stèn».


Sono «uòmmene» le femmine,


i maschi sono «mèn»;



 


 


 


 

1 commento:

  1. Nel 1928 Trofa pubblicò RIME ALLEGRE, "Scorribanda scapigliata nella politica, nell'arte e nelle varie manifestazioni di vita locale" (pagg. 381, Società Tipografica Molisana), un volume che non comprende tutta la sua fertile produzione. Ne posseggo una rara copia dedicata a mio padre, il musicista Lino Tabasso che con Trofa stabilì il sodalizio artistico molisano di maggior successo negli anni '20 e '30. La produzione del binomio, in italiano e in dialetto ferrazzanese, è ricca di oltre trenta brani, molti dei quali sono per fortuna ancora popolari, tra cui le due "lettere americane" da voi riportate sul sito e, mi piace ricordare per il loro spessore letterario e musicale, almeno: "Chi sa perché", "Cuncierte". "Canzona de' ll'ua", "Vennegna", "L'amore mié" e "Pizzéche e vasce".

    Con molto apprezzamento per il vostro lavoro. Cordiali saluti

    Giuseppe Tabasso

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