sabato 16 luglio 2022

La biblioteca del Convento di Ripalimosani


di Gabriella IACOBUCCI

La biblioteca di Ripalimosani ha una storia più complessa - e ancora da scrivere, come vedremo - in quanto coincide con la storia dell’antico Convento S. Pier Celestino. Questo Convento, che ricorda nel nome il grande papa che vi aveva soggiornato, nel maggio scorso con un regolare atto di compravendita è diventato proprietà del Comune.  Ultimi proprietari erano stati gli Oblati, i quali lo avevano acquistato nel 1936 da una delle tante congregazioni religiose che vi si erano succedute in settecento anni - i Benedettini, i Celestini, i Frati Minori Osservanti, i Frati Minori Riformati- e vi avevano soggiornato fino al 2013.  Su questo Convento, per anni centro religioso e culturale di notevole importanza, e in attesa dei previsti finanziamenti del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, si appuntano ora le speranze e si moltiplicano i progetti dei ripesi. 



Quindi se Ripa aveva una biblioteca, antichissima e ricca di testi di grande valore, era quella del Convento. La biblioteca oggi è chiusa, e gran parte dei libri più importanti non ci sono più, portati via dagli Oblati, quando partirono definitivamente, o andati dispersi quando i locali, dagli anni Settanta in poi, furono adibiti ad attività religiose e sociali: ritiri spirituali, animazione giovanile, accoglienza immigrati, campus estivi, ecc.

Ora un gruppo di giovani ripesi ha in mente di rimettere al centro dell’attenzione proprio la biblioteca, e accarezza il sogno di ripristinarla, anche se non dovesse essere più la stessa dei tempi del Convento. La loro associazione, che si rifà al Centro Giovanile Missionario creato proprio dagli Oblati nel 1972, si chiama CGM TODAY. Dell’ambizioso progetto ci ha parlato il suo animatore, Antonio Iammarino.  

“L’antica biblioteca era una gemma preziosissima del paese che faceva invidia a tante altre dell’intera regione… La rinascita della biblioteca per noi rappresenta la prima pietra, un punto di partenza e di appoggio per un futuro museo che racchiuda tutto il patrimonio storico, culturale e tradizionale di Ripalimosani… Cercheremo di riportare a casa i libri rimossi. Tutti i libri avevano un timbro fra le prime e le ultime pagine, se dunque vi trovate fra le mani per varie ragioni uno di questi libri, sappiate che essi appartengono all’antica biblioteca del Convento e devono essere restituiti”.

Il timbro, che vedete nella foto, porta il nome di Celestino V.

Molise d’Autore non può che unirsi all’appello.

 

1 commento:

  1. Complimenti per la bellissima iniziativa di questo gruppo di giovani. La biblioteca è un mezzo potentissimo di arricchimento culturale e dovrebbe essere il centro della vita di una comunità. Sarebbe bello trasformarla in un luogo di scambio di idee e dibattiti, magari su un testo al mese sottoposto alla lettura di un gruppo.
    Ad maiora.
    Ernestina Simeone

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