Tante immagini drammatiche e convulse, tanta commozione sincera, tanti discorsi, e tanta inevitabile retorica. É la storia viva di questi giorni.
Loreta Giannetti ha inviato dal Canada questa piccola
composizione. L'ha scritta di getto, dice, il suo modo di protestare contro la
guerra imposta dall'armata russa all'Ucraina, "il suo colpo di fucile con
le parole".
Solo che questo non fa
rumore, è il linguaggio eterno e universale delle fiabe...
Eccola:
G.I.
Piccola fiaba
di Loreta
Giannetti
C'era una volta
Nel
paese del Sol Tramonto
Un re
potentissimo e ricchissimo
Che
comandava i suoi sudditi
Con una mano di ferro.
Otteneva
tutto quello che desiderava:
Castelli,
gioielli, diamanti, oro e argento,
Principesse
e regine.
Ma c'era
una cosa che non aveva
Mai
potuto conquistare:
Il
cuore della regina del Sol Levante.
Il re
si arrabbiò così tanto
Dei
tantissimi suoi rifiuti
Che
mandò la sua armata
Per
distruggere il paese del Sol Levante e
Conquistare il
cuore della Regina.
E così accadde.
L'armata
sparò tutta la notte.
La
gente del paese e la regina
S’imbarcarono
sulle tante navi che possedeva il Sol Levante.
Lasciando
così il paese bruciato e
Cancellato
dal mondo.
L'armata
ritornò dal re
Nel
paese del Sol Tramonto
A
mani vuote.
Il re
si gonfiò così tanto per la rabbia,
Che
scoppiò e morì.
Da
quella notte non ci fu più alba,
Il
sole, per la tristezza, smise di sorgere
E di
tramontare.
Senza sole,
il paese del Sol Tramonto
Fu
seppellito sotto cento metri di neve bianca,
Cancellato
dal mondo.
Guerra
e odio distruggono
Dove
vanno e
Da
dove vengono.
Splendido l'acquerello, come tutti tramonti sul mare, ma ci lascia sgomenti il catastrofico apologo che lo segue. Comunque, apprezziamo l'Artista e la sua passione civile; restiamo scossi, ma vigili e attivi perché la storia e l'astrofisica ci dicono che..."Il sole sorge ancora" (Aldo Vergano, 1946). Aiutiamo l'Ucraina, senza se senza ma! ANONIMO TRIESTINO
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