Ē nato a Campobasso l’autore di questa graphic novel sugli
omosessuali confinati alle Tremiti
di Barbara Bertolini
« En
Italie il n’y a que des vrais hommes » è il titolo in francese di questo
libro — che sarebbe poi una frase detta da Mussolini —, che mi è stato mostrato in
casa di amici a Ginevra. Il mio stupore è accresciuto quando ho scoperto che
l’autore, Luca De Santis, è nato a Campobasso, mentre l’illustratrice, Sara
Colaone, è veneta. Possibile che nessuno mi abbia mai parlato di un libro che
ha avuto tanto successo?
Al mio
ritorno sono andata alla Mondadori di Campobasso e ho chiesto del libro. Anche
loro non lo conoscevano. Eppure un autore italiano tradotto in francese doveva
essere abbastanza famoso, o no? Comunque il libro è arrivato ed eccolo qua.
Un vero
gioiello, con il grande vantaggio che la storia è illustrata da una bravissima
fumettista che si è posta come obiettivo primario quello di
rappresentare con rispetto una certa categoria di persone. Il fumetto, come
detto, tratta la storia di omosessuali esiliati alle isole Tremiti durante il
fascismo.
Una
storia rimossa e che nessuno aveva mai raccontato prima di loro.
Dopo le
leggi razziali promulgate dal regime fascista, tra il 1938 al 1942 circa 300
omosessuali italiani vennero mandati al confino politico o comune in
particolare nelle isole di Ustica, Favignana, Tremiti. Contrariamente a quanto avvenne in Germania dove
erano stati presi drastici provvedimenti contro gli omosessuali, Mussolini, che
aveva il culto dell’uomo forte e gagliardo, non accettò che nel codice penale
fossero inseriti articoli riguardante questa categoria di persone poiché — sentenziò
— in Italia c’erano solo maschi virili.
Ed è la frase che ha ispirato il titolo del libro.
Uno scorcio delle Tremiti disegnato da Sara |
Dopo un
faticoso lavoro di ricerca (archivi storici e lettere dei confinati), Luca de
Santis per raccontare la storia di quanto avvenuto sull’isola, si è avvalso di un’intervista fatta da Giovanni dell’Orto nel 1987 ad un omosessuale confinato alle Tremiti. Su quanto raccontato dall’ex
carcerato, lo sceneggiatore ha poi sviluppato l’intreccio di due storie
parallele: quella del giornalista-regista Rocco, che intende documentare quanto
avvenuto nell'isola pugliese, e quella di Ninella, un omosessuale salernitano. Nel
fumetto sono state inserite poi una quarantina di storie, scelte tra le più
documentate.
Un
sopralluogo alle Tremiti è stato indispensabile alla nostra talentuosa
fumettista per realizzare i disegni degli ambienti. Una torrida giornata estiva
ha ispirato a Sara Colaone, infatti, il forte colore giallo-marrone del sole
che domina tutto il libro. E la storia scorre agile come in un film. I
personaggi sono veri e ci raccontano i loro tormenti con semplicità e ci fanno
ritornare indietro nel tempo quando “omosessuale” era una parola da tacere, da
nascondere.
Uscito
nel 2008 (OBLOMOV editore), questo graphic novel, ha avuto un inaspettato
successo ed è stato presentato nei vari circoli e scuole d’Italia. Diventato un
simbolo dei militanti LGBT, è stato tradotto in francese, polacco, spagnolo e
tedesco e distribuito in quasi tutta Europa. La TV franco-tedesca ARTĒ le ha
dedicato una trasmissione. La transgender Luxuria e la troupe di “Radiobici” hanno girato un
documentario a San Domino sui luoghi di queste tristi vicende. Inoltre il libro
ha vinto vari premi.
Chi
sono gli autori?
Luca De Santis
Nato a Campobasso nel 1978, è uno sceneggiatore,
scrittore e saggista. Ha lavorato
in televisione per Mtv, Comedy Central e Endemol sia per la radio che per il
teatro, vincendo il premio Massimo Troisi nel 2008. Ha scritto saggi sulla rappresentazione LGBT
nella storia dei videogiochi, Videogaymes. Omosessualità nei
videogiochi tra rappresentazione e simulazione (1975-2009) e Virtualerotico
(AA.VV.,Unicopli Ed.). Per la Kappa
Edizioni e con l'illustratrice Sara Colaone, ha pubblicato la serie a fumetti
Cream nell'antologia JetLag 1 e JetLag 2. Sempre
continuando a collaborare con la Colaone è uscito Leda, che solo amore e
luce ha per confine, scritto insieme a Francesco Satta ed edito da Cocoino
nel 2016 e, due anni dopo, Ariston, edito da Oblomov, una storia di tre
donne sullo sfondo di un albergo della riviera adriatica dagli anni ’50 ai ’70
che pone al centro l’emancipazione e l’autodeterminazione femminili.
Sara Colaone
Nata a Pordenone nel 1970 è una fumettista,
illustratrice e autrice di cartoni animati. Il suo primo romanzo illustrato è Pranzo
di famiglia pubblicato da Kappa Edizioni nel 1998 e scritto da Francesco
Satta. Da allora in poi ha realizzato molti lavori tra cui un episodio di Lupin
III Millenuim e illustrato libri come The Incredible Tide (Conan, il
ragazzo del futuro). Ha pubblicato i suoi fumetti con Coconino Press,
Stripburger, Vivacomix, Dargaud e illustrato testi scolastici per editori
specializzati come Zanichelli, Pearson Italia, PBM, Loescher. Come
illustratrice ha collaborato con Le Monde diplomatique, 24Magazine,
Internazionale, Il Mulino, Giunti PE, Zanichelli, Pearson-PBM e Loescher. Il
suo ultimo lavoro è Ariston, scritto da Luca De Santis e pubblicato nel
2018, che pone l’accento sull’emancipazione e l’autodeterminazione femminili.
Barbara Bertolini©2020Tutti i diritti riservati
Come vedi, cara Barbara, certe volte i viaggi ci offrono anche sorprese ...letterarie! Non avrei mai e poi mai creduto che un lavoro prodotto in Italia trovasse terreno fertile soprattutto all'estero!..Insomma le vie della Conoscenza sono infinite. Ottimo per te e ottimo per noi tutti che tu abbia avuto la possibilità di vedere questo libro, che è veramente degno di attenzione e interesse. E' una parte celata di certa mentalità gretta che però produceva mostri, come era, appunto, l'idea realizzata(purtroppo) di confinare persone con altre tendenze sessuali.I miei più vivi complimenti a Luca De Santis, a Sara, e a te che ci fai conoscere questo bel lavoro!
RispondiEliminaEffettivamente un bel lavoro quello di Luca De Santis e Sara Colaone. Bravissimi!
RispondiEliminaIl libro non solo è uscito in Francia ma anche in Spagna, Germania, Polonia, Macedonia, Canada, ed è uscito allegato con il Corriere della Sera un anno fa.
RispondiEliminaGrazie
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