lunedì 19 settembre 2016

E, per la bastarda degli Sforza, vennero i giorni dell'amore...

 

…il seguito della storia di Caterina Sforza (1463-1509),   recensione e intervista  a CARLA MARIA RUSSO

di Barbara Bertolini

Dopo il primo libro dedicato a Caterina Sforza “La bastarda degli Sforza”, Carla Maria Russo, che aveva lasciato i suoi lettori proprio nel momento in cui la bella castellana rischiava la vita insieme ai suoi figli a seguito dell’omicidio del marito, ci ha deliziato raccontandoci l’intera vita dell’indomita duchessa ne “I giorni dell’amore e della guerra” (Piemme).

Una storia più romanzata rispetto a quelle descritte nei precedenti libri poiché la scrittrice, probabilmente per venire incontro ai gusti delle giovani lettrici, entra  in profondità nella psicologia umana dei personaggi e ci fa scoprire anche il modo di vivere di una delle dinastie più importanti del periodo, quella degli Sforza, tenuta saldamente in mano da Ludovico il Moro, con i relativi personaggi che vi gravitavano come il grande Leonardo da Vinci.


Carla Maria Russo, grazie alla passione per la ricerca storica e alle indagini svolte in tutti gli archivi importanti d’Italia, riesce ad offrirci uno spaccato della vita di fine ‘400 in Italia e della crudezza di quel tempo. Un periodo ricchissimo di avvenimenti e di personaggi, dove spiccano anche figure di donne, particolarmente assenti nei libri di storia. Tra queste Beatrice d’Este o Isabella d’Aragona.


I lettori di prima ora come me dei libri della Russo, che vi cercano, oltre al piacere della lettura soprattutto  fatti storici,  si chiedono quanta  fantasia e quanta verità vi sia nei personaggi di questo romanzo. E’ difficile districarsi nell’intensa vita di Caterina Sforza che ha avuto tre mariti e cinque figli, tra cui l’ultimo, il famoso Giovanni dalle Bande nere.  In particolare, capire la figura del giovane stalliere Giacomo Feo, di cui la nobildonna si innamorerà perdutamente tanto da stravolgere la sua esistenza: da battagliera, ribelle, impavida a sottomessa all’amore creerà, con le proprie mani, il suo nuovo “dittatore”.  

L’unico modo per saperlo è quello di interrogare la stessa scrittrice. Ed ecco le sue puntuali risposte, che ci chiariscono il modo in cui la storia si è incrociata con la scrittura.

Intervista a Carla Maria Russo

Domanda:  - Ci puoi dire quale documentazione hai trovato per stilare il profilo di Giacomo Feo, penultimo marito di Caterina ?

Risposta:  - Come sempre nei miei romanzi, i fatti storici che narro sono tutti rigorosi e documentati. La storia d'amore con Feo è ampiamente confermata da tutti gli storici, dai documenti ufficiali di molte cancellerie e da tutte le cronache dell'epoca, in particolari dai due cronachisti coevi a Caterina (Cobelli e Bernardi) che ho consultato. Ragionando sui dati storici, leggendo tra le righe e facendo un lavoro di deduzione, ho costruito sul piano dei sentimenti e della psicologia il possibile andamento della storia d'amore che ha legato Giacomo e Caterina, le implicazioni di questo amore e le sue importantissime conseguenze su tutti gli aspetti della vita della duchessa di Forlì. La capacità di sapere indagare, immaginare e sondare l'animo umano sono fondamentali per chi scrive romanzi.

d.  - L’altro personaggio che mi intriga è quello di Zelda un’ex prostituta che diventa la confidente della nobildonna. Pura invenzione o riscontro storico?

r.   - Questo è un personaggio di fantasia che ho molto amato anch'io. Mi serviva per aiutare Caterina a riflettere e interrogare se stessa.

d.  - In questo libro hai fatto uso di tanta corrispondenza. L’hai effettivamente scoperta o è un espediente per raccontare meglio la storia?

r.  - Un "realistico" espediente letterario adottato per allargare le prospettive del mio racconto, renderlo mosso,  vivo e ricco di molti personaggi. Realistico perché è un fatto accertato che Caterina si è sempre mantenuta in stretto contatto con la corte milanese e con la sua famiglia, quindi senza dubbio esisteva una fitta corrispondenza con tutti loro, specie con sua madre                 

d. - Anche il paragrafo su Leonardo da Vinci è tutto documentato?

r.  - Quello è documentato. Il curriculum che riporto esiste, sebbene non tutti gli storici siano concordi nell'attribuirlo davvero a Leonardo

d.  - Sei già al lavoro per un altro romanzo storico?

r.   - Sì, ma sono ancora molto in alto mare. Sono alla fase della documentazione e ancora non sono pronta a scrivere.

Il tempo è amico delle ricerche storiche e aspettiamo con curiosità il tuo nuovo personaggio. Grazie Carla, sei una persona squisita ed è sempre un piacere parlare con te dei tuoi libri che hanno il pregio di farci scoprire la storia, deliziandoci nella loro lettura.

Barbara Bertolini

Per conoscere la  sua vita e le  sue opere, rimando al sito della scrittrice:
Carla Maria Russo la si trova anche su Facebook


2 commenti:

  1. Ancora non leggo quest'ultimo romanzo, che sono sicura mi coinvolgerà parecchio, e intanto mi godo quest'intervista fresca e significativa di Barbara alla "nostra" Carla. Complimenti!

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    1. Grazie Rita, amo molto i libri della Russo perché rivisito o imparo la storia da un punto di vista più umano.

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