…il seguito della storia di Caterina Sforza (1463-1509), recensione e
intervista a CARLA MARIA RUSSO
di Barbara Bertolini
Dopo il primo
libro dedicato a Caterina Sforza “La bastarda degli Sforza”, Carla Maria Russo, che aveva lasciato i
suoi lettori proprio nel momento in cui la bella castellana rischiava la vita
insieme ai suoi figli a seguito dell’omicidio del marito, ci ha deliziato
raccontandoci l’intera vita dell’indomita duchessa ne “I giorni dell’amore e della guerra” (Piemme).
Una storia più
romanzata rispetto a quelle descritte nei precedenti libri poiché la
scrittrice, probabilmente per venire incontro ai gusti delle giovani lettrici,
entra in profondità nella psicologia
umana dei personaggi e ci fa scoprire anche il modo di vivere di una delle
dinastie più importanti del periodo, quella degli Sforza, tenuta saldamente in
mano da Ludovico il Moro, con i relativi personaggi che vi gravitavano come il
grande Leonardo da Vinci.
Carla Maria
Russo, grazie alla passione per la ricerca storica e alle indagini svolte in
tutti gli archivi importanti d’Italia, riesce ad offrirci uno spaccato della
vita di fine ‘400 in Italia e della crudezza di quel tempo. Un periodo
ricchissimo di avvenimenti e di personaggi, dove spiccano anche figure di donne,
particolarmente assenti nei libri di storia. Tra queste Beatrice d’Este o
Isabella d’Aragona.
I lettori di
prima ora come me dei libri della Russo, che vi cercano, oltre al piacere della
lettura soprattutto fatti storici, si chiedono quanta fantasia e quanta verità vi sia nei
personaggi di questo romanzo. E’ difficile districarsi nell’intensa vita di Caterina
Sforza che ha avuto tre mariti e cinque figli, tra cui l’ultimo, il famoso
Giovanni dalle Bande nere. In particolare,
capire la figura del giovane stalliere Giacomo Feo, di cui la nobildonna si
innamorerà perdutamente tanto da stravolgere la sua esistenza: da battagliera,
ribelle, impavida a sottomessa all’amore creerà, con le proprie mani, il
suo nuovo “dittatore”.
L’unico modo
per saperlo è quello di interrogare la stessa scrittrice. Ed ecco le sue
puntuali risposte, che ci chiariscono il modo in cui la storia si è incrociata
con la scrittura.
Intervista a Carla
Maria Russo
Domanda: - Ci puoi dire quale documentazione hai
trovato per stilare il profilo di Giacomo Feo, penultimo marito di Caterina ?
Risposta: - Come sempre nei miei romanzi, i fatti storici che
narro sono tutti rigorosi e documentati. La storia d'amore con Feo è ampiamente
confermata da tutti gli storici, dai documenti ufficiali di molte cancellerie e
da tutte le cronache dell'epoca, in particolari dai due cronachisti coevi a
Caterina (Cobelli e Bernardi) che ho consultato. Ragionando sui dati storici,
leggendo tra le righe e facendo un lavoro di deduzione, ho costruito sul piano
dei sentimenti e della psicologia il possibile andamento della storia d'amore
che ha legato Giacomo e Caterina, le implicazioni di questo amore e le sue
importantissime conseguenze su tutti gli aspetti della vita della duchessa di
Forlì. La capacità di sapere indagare, immaginare e sondare l'animo umano sono
fondamentali per chi scrive romanzi.
d. - L’altro personaggio che
mi intriga è quello di Zelda un’ex prostituta che diventa la confidente della nobildonna.
Pura invenzione o riscontro storico?
r. - Questo è un personaggio di fantasia
che ho molto amato anch'io. Mi serviva per aiutare Caterina a riflettere e
interrogare se stessa.
d. - In questo libro hai fatto
uso di tanta corrispondenza. L’hai effettivamente scoperta o è un espediente per
raccontare meglio la storia?
r. - Un
"realistico" espediente letterario adottato per allargare le
prospettive del mio racconto, renderlo mosso,
vivo e ricco di molti personaggi. Realistico perché è un fatto accertato
che Caterina si è sempre mantenuta in stretto contatto con la corte milanese e
con la sua famiglia, quindi senza dubbio esisteva una fitta corrispondenza con
tutti loro, specie con sua madre
d. - Anche il paragrafo su
Leonardo da Vinci è tutto documentato?
r. - Quello è documentato. Il curriculum che riporto
esiste, sebbene non tutti gli storici siano concordi nell'attribuirlo davvero a
Leonardo
d. - Sei già al lavoro per un altro romanzo
storico?
r. - Sì, ma sono ancora molto in alto mare. Sono alla
fase della documentazione e ancora non sono pronta a scrivere.
Il tempo è amico delle ricerche
storiche e aspettiamo con curiosità il tuo nuovo personaggio. Grazie Carla, sei
una persona squisita ed è sempre un piacere parlare con te dei tuoi libri che
hanno il pregio di farci scoprire la storia, deliziandoci nella loro lettura.
Barbara Bertolini
Per conoscere la sua vita e le sue opere, rimando al sito della scrittrice:
Carla Maria Russo la si trova anche su Facebook
Ancora non leggo quest'ultimo romanzo, che sono sicura mi coinvolgerà parecchio, e intanto mi godo quest'intervista fresca e significativa di Barbara alla "nostra" Carla. Complimenti!
RispondiEliminaGrazie Rita, amo molto i libri della Russo perché rivisito o imparo la storia da un punto di vista più umano.
Elimina