domenica 22 febbraio 2015

Amarcord anni ’60: Simonetta Tassinari "La casa di tutte le guerre"

di Barbara Bertolini



Vacanze estive del 1967 trascorse nell’accogliente casa dei nonni in un paesino dell’Appennino romagnolo. Una soffitta piena di segreti, una bambina curiosa che finisce per stravolgere la quiete conquistata a caro prezzo dalla nonna inglese. Questa è la trama di “La casa di tutte le guerre”,  scritta con brio da Simonetta Tassinari, che traccia un pezzo di vita paesana vissuta nella spensieratezza dell’infanzia.

Una storia vera,  anche se nella casa di tutte le guerre, come viene denominata dai paesani perché vi si sono svolti avvenimenti  degli ultimi conflitti, la guerra più combattuta e distruttiva è senz’altro quella condotta per un amore contrastato. Un avvenimento che l’autrice ha ascoltato dalla  viva voce dell’adorata nonna Mary a cui dedica il libro.

I ricordi dell’infanzia  di Simonetta sono nitidi, carichi di bei sentimenti, di voci cristalline, di caratteristici personaggi di paese, di nutella, di cinema all’aria aperta, dei mille colori dell’estate.  Le sgridate ed i castighi, la voglia di trasgredire ma anche di far felici le persone che circondano l’eroina di questa storia  sono momenti ed aspetti adolescenziali che le permetteranno di crescere e di capire le sfumature della natura umana.

Come nel romanzo  “La notte in cui sparì l’ultimo pollo”, che parla dell’estate del 1969 cadenzata dalle canzoni dei Beatles, anche i ricordi del 1967 viaggiano sulle ali della musica discografica di quel periodo come le canzoni di Patty Bravo o  di Caterina Caselli a cui Silvia, 10 anni e mezzo, vuole assomigliare tanto da farsi tagliare  i cappelli a caschetto.

E’ un’estate con gli amici, con le prime recite, suggerite dalla perfida zia Prospera per onorare San Casciano, patrono del paese,  ed è anche l’estate di un’amicizia inattesa e di  una scoperta sensazionale, proprio nel  vecchio cimitero…

Dopo aver passato un piacevolissimo pomeriggio in compagnia dei personaggi del libro e dopo aver, con rimpianto, voltato l’ultima pagina, come accade quasi sempre per i libri che si apprezzano,  mi sono premurata di visitare “virtualmente”  Rocca San Casciano, tuffandomi ancora di più nelle sue atmosfere. Al giorno d’oggi la nuova tecnologia permette di sorvolare qualsiasi città o paese del mondo e, poi, di scendere a livello di strada con Google Earth e passeggiare come un qualsiasi forestiero. E’ quello che ho fatto provando una doppia emozione, alla ricerca della casa della nonna, della torre dell’orologio della piazza principale e del cimitero che sovrasta, effettivamente, tutta la vallata. 

Che dire? I personaggi sono simpaticissimi a cominciare dalla strampalata e molto british zia Maggie. La storia, a lieto fine, si legge con piacere, è ben articolata, incalzante, brillante, proprio, direi … alla Simonetta Tassinari!
Barbara Bertolini


Simonetta Tassinasri, La casa di tutte le guerre, Corbaccio Editore, 2015

Una storia intensa, un romanzo sul passaggio fra infanzia ed età adulta, uno sguardo intenerito e profondo sugli affetti famigliari e su come possono cambiare nel tempo.
Sinossi:
Quando le estati erano lunghe e le vacanze duravano tre mesi, Silvia le trascorreva a Rocca, in Romagna, insieme alla nonna inglese, che benché avesse sposato un notabile del luogo e vivesse da mezzo secolo nella villa più bella e più antica del borgo, era ancora «la signora» per tutti gli abitanti, altera e un po’ temuta fuorché dalla nipote che amava teneramente ricambiata. Giornate belle e tutte uguali, scandite dai giochi con i ragazzini del paese, le chiacchiere con la nonna e la governante, l’attesa dei genitori nel weekend, le letture nell’immensa soffitta piena di segreti… Ma l’estate del ’67 è destinata a rimanere per sempre impressa nella memoria: Silvia, quasi undicenne, fa amicizia con Lisa, la figlia del balordo del paese, selvatica e ribelle e insieme faranno un scoperta sconvolgente che cambierà per sempre la loro vita e il loro sguardo sul mondo di adulti che le circonda…


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