Dal Canada, Vincenzo del Riccio ci segnale il romanzo di Elio Tasillo, che
raccoglie i ricordi dell’Autore sul suo paese, Roccamandolfi. La prefazione al
libro IL GUARDIANO DI PECORE ALTRUI, pubblicato da Cosmo Iannone Editore,
è di Sebastiano Martelli, mentre la postfazione è di Angela Iannitelli.
***
Vite che si incontrano, si cercano, si perdono; destini di eroi anonimi che
nel momento del racconto e del ricordo si fanno corpo vivente e rianimano i
vicoli, le contrade, la piazza, la campagna e tornano a vivere in quello che
siamo, attraverso segreti passaggi non detti. Lo scrittore si fa guardiano
delle pecore altrui. Si mette a guardia, non in guardia, a difesa della propria
memoria e dei ricordi altrui. Osserva, raccoglie, sposta i ricordi, come fa il
pastore con le sue greggi, da una parte all'altra, per difenderli, per
arricchirli, per nutrirli, perché non vadano persi, perché non cadano
nell'oblio, nell'assenza. Un dono di grande generosità e coraggio verso altri
testimoni di quegli anni e verso i giovani che da quei ricordi potrebbero
trarre segni per la costruzione di una propria genealogia umana e storica
***
Elio Tasillo è nato a Roccamandolfi (IS) nel 1935 e, salvo una breve
parentesi di studi trascorsa nel Seminario di Campobasso, vi è restato fino a
venti anni circa. È poi emigrato in Germania, in Belgio, in Francia, ancora in
Germania e Belgio, alternando le permanenze all'estero con i ritorni nel paese
natale. Nel 1971 è rientrato definitivamente a Rocca e ha lavorato nella zona,
negli scenari naturali del Matese, fin quando un incidente di lavoro non l'ha
costretto al pensionamento. Ha sposato Christel, una gentile donna di origine
tedesca, che l'ha seguito in Molise. A lei è dedicato questo libro di ricordi
su Roccamandolfi.
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