sabato 23 ottobre 2010

Biblioteche aperte fa tappa a Sant'Angelo Limosano


   
biblios.angelodi Agnese Genova
 



S. ANGELO LIMOSANO. “Biblioteche Aperte” coinvolge quest’anno anche S. Angelo Limosano. L’associazione culturale “Molise d’Autore” ha infatti presentato anche nel piccolo centro patria di Celestino V l’interessante iniziativa che mira ad avvicinare la lettura alle persone. Nella sala consiliare del Municipio è stata la presidente Gabriella Iacobucci ad introdurre le motivazioni del progetto, nato da “un sentimento personale di ribellione al libro per come ci è stato sempre imposto” ha detto. Intento dell’associazione quello di far scoprire il piacere della lettura ad alta voce, quella espressiva che arrivi direttamente senza filtri alle persone più disparate, come già accaduto nella prima edizione dell’iniziativa alla quale ha aderito un pubblico variegato ed assortito. “Biblioteche Aperte” rientra quest’anno nell’ambito dell’iniziativa nazionale “Ottobre piovono libri”. Ospite d’onore dell’incontro moderato dal primo cittadino Luigi Sansone è stato l’architetto Franco Valente accompagnato dai libri da lui scritti negli ultimi trent’anni. Affascinato da scrittori quali il Ciarlanti o il Masciotta, Valente è da tempo impegnato nella stesura di una non semplice trilogia, tre storie che condividono uno spazio fisico significativo, la cripta dell’abate Epifanio nel complesso monastico di S. Vincenzo al Volturno. Ma pubblicare in Molise non è opera facile, tant’è che l’architetto venafrano ha iniziato a raccontare nelle piazze e sul suo blog, luoghi dov’è possibile aprirsi ad un confronto e ad un commento, le interessanti storie cui da vita.  Valente ha lodato l’iniziativa “Biblioteche Aperte” perché, ha detto,  “da noi la cultura è messa da parte anche dalla politica, ma se si lanciano piccoli semi anche in centri periferici e fuori da importanti circuiti di sviluppo si possono raccogliere buoni frutti”. Infine Gabriella Iacobucci ha letto una pagina del libro “L’oro del sole”, una sorta di diario scritto da Francesco Caserio, classe 1901 vissuto fino a 93 anni, che ha scoperto in tarda età il piacere della lettura e ad ottant’anni ha deciso di prendere carta e penna per raccontarsi.

Pubblicato sul "Quotididano del Molise"  il 2 nov. 2010

 



Nella foto: Franco Valente, Luigi Sansone, Gabriella Iacobucci

 

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