Ecco gli altri indizi:
Il brano n. 5 è stato scritto da una donna dell’alta borghesia molisana, di buona educazione, colta, che va in sposa a un giornalista originario di Chiauci. Dal suo racconto autobiografico si capisce che i suoceri sono onorati della sua presenza e lei contraccambia con simpatia ma anche con una punta di superiorità.
Questa scrittrice, dalla vita travagliata, saprà raccontare il Molise del suo tempo con un linguaggio “sulfureo, impastato di termini dotti e dialettismi” e portarlo sulla scena letteraria italiana.
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Il brano n. 6 è stato scritto da un autore (autrice?) giunto in Canada negli anni in cui i francofoni quebecchesi chiedevano a gran voce la separazione dal resto del Canada e quando il Generale De Gaulle, visitando il Québec, lanciò la famosa frase: VIVE LE QUEBEC LIBRE!
Questa persona, che già in Italia, essendo meridionale, si sentiva cittadino di serie B, in Canada sposerà la causa della minoranza francofona, senza indugi, appassionatamente.
Et puis, cher amis canadiens, ne cherchez pas midi à quatorze heures, la réponse vous l’avez sur ce blog!
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Il brano n. 4 quello di un’autore/autrice, goloso/a di cioccolata. Non me lo sono inventato, l’ho trovato scritto nei suoi libri….. Lo/la scrittore ha un altro problemino: non è per niente fotogenico/a e, questo, invece, l’ho scoperto sul web.
Per quanto riguarda i suoi libri, si sta specializzando nelle biografie storiche e i suoi tre ultimi romanzi pescano le loro storie dal Medioevo ed hanno avuto davvero un grande successo in Italia. L’ultimo è uscito da poco.
Il personaggio che nasce in un modo così stravagante (vedi passaggio inserito nel blog), sarà uno degli imperatori più grandi e incisivi nella storia del Sud Italia, e non solo.
E anche per voi, come per i canadesi, vi dico: ma ce li avete gli occhi per vedere?
ALLEZ, IAMME, LET’S GO!
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