lunedì 7 novembre 2011

Molise d'Autore: Pagine tricolori a Fossalto

Pagine tricolori, per l’Unità d’Italia si riscopre Francesco D’Ovidio
articolo di Di Agnese Genova
 


FOSSALTO.    Riscoprire un grande intellettuale molisano e in occasione dell’anniversario del 150esimo dell’Unità d’Italia rileggere le sue pagine. Rispolverare il suo discorso, pronunciato il 21 maggio del 1911 in occasione della celebrazione del primo centenario della Provincia di Molise. E scoprire quanto attuale e straordinariamente vivido risulti oggi.
 Molise dPagine Tricolori, portate nel fine settimana nella biblioteca di Fossalto da Gabriella Iacobucci presidente dell’associazione Molise d’Autore, ha voluto far riemergere dall’oblio Francesco D’Ovidio, letterato, filologo, glottologo molisano, inserito nell’enciclopedia Treccani. E’ stata Rosamaria Lalli, moglie dello storico Renato Lalli, a tracciare un profilo di D’Ovidio prendendo spunto anche da opere del marito, studioso attento e ricercatore scrupoloso. Francesco D’Ovidio è una figura poliedrica ispirata dall’amore verso la propria terra, il Molise. Tante le affinità con Lalli. Entrambi, attraverso i loro interessi, hanno tentato di restituire ai molisani la loro terra, nelle radici, nelle storie, nei costumi, nelle usanze. Aperto a tutte le sollecitazioni intellettuali, uomo dotto, fecondo, D’Ovidio tenta attraverso i suoi studi di ricostruire mediante il dialetto (che a suo avviso andava introdotto nelle scuole dalle elementari) la comunità molisana. Sia la lingua colta che quella parlata sono per D’Ovidio espressione della comunità, “idioma che si sostanzia della vita e della storia delle popolazioni” in grado di ricostruire l’unità storicoculturale di un popolo. Maestro e precursore dell’educazione nazionale, rivendica con orgoglio la forza e la moralità del fiero popolo sannita. Già in passato il Molise ha avuto un suo colore, una fisionomia, una sua identità. D’Ovidio si fa persino promotore di un monumento a Gabriele Pepe, “tributo d’onore a quel sannita amato e riverito nella Penisola, modesto, generoso e semplice, che fece sentire in tutt’Europa la spada d’Italia”. All’interessante appuntamento culturale hanno preso parte anche il prof. Rocco Cirino e Annamaria Lombardi dell’Accademia Italiana della Cucina. Tra i partecipanti è nato un dibattito, occasione alta di aggregazione e confronto, boccata d’ossigeno per la mente.
Articolo pubblicato su “Il Quotidiano del Molise”, Anno XIV, lunedì 7 nov. 2011, p. 8


sito: http://www.quotidianomolise.it/giornale/oggi.pdf
 

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