lunedì 28 dicembre 2009

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A Fossalto l’associazione Molise d’Autore ha presentato lo scrittore Nino Ricci


 


di Agnese Genova  (giornalista)


 


Fossalto – Si è tenuto il secondo appuntamento culturale “Il libro e la voce” curato dall’Associazione  Molise d’Autore nell’ambito dell’iniziativa Biblioteche Aperte. Di estremo interesse il primo incontro promossa dall’amministrazione comunale che ha visto Gabriella Iacobucci raccontare, leggere, spiegare, ascoltare e suggerire la lettura più appropriata agli “speciali allievi”. La presidente dell’associazione promotrice ha parlato di Nino Ricci. Nato 50 anni fa in Canada (Ontario) da genitori emigrati da Poggio Sannita. Ricci è oggi un affermato scrittore, apprezzatissimo autore di diverse opere con le quali ha ottenuto successo, premi e ambiti riconoscimenti. Laureato in Letteratura Canadese, Ricci ha pubblicato quasi per gioco la sua prima opera “Vite dei santi”, attingendo dal background familiare, dai racconti della comunità molisana emigrata,  dalle storie della sua “family of origin”.


   Il romanzo, uscito in Canada nel 1990, è diventato in breve un best seller vincitore del prestigioso Governor’s General Award, guadagnandosi una fama a livello internazionale. Un successo clamoroso e inaspettato, un boom di vendite, il libro è diffuso in nove nazioni e tradotto in sette lingue. Dopo quattro anni, nel 1994 , Livres of the Saints” arriva finalmente in Italia. E pensare che narra una storia che appartiene al nostro Paese, addirittura al Molise. Storie autentiche, grande immaginazione ed un invidiabile talento rendono Ricci un vero fenomeno, uno dei più stimati scrittori canadesi impostosi immediatamente all’attenzione della critica mondiale, il suo romanzo è stato il primo di una trilogia continuata con “La casa di vetro” e “Il fratello italiano”.


“Una trilogia che può essere considerata un vero e proprio romanzo epico dell’emigrazione italiana, un’opera emblematica e significativa, quasi un’allegoria della vita, una metafora dell’esistenza dell’emigrante” l’ha definita Gabriella Iacobucci.


   I tre romanzi narrano la storia del piccolo Vittorio Innocente che, partito da un paesino del Molise, approda in Canada, ove raggiunge il padre emigrato anni prima ed ove ha luogo il doloroso processo della sua integrazione culturale, che in effetti non attuerà, poiché Vittorio – spinto dalla solitudine e dal desiderio di ricongiungersi al suo passato – tornerà in Molise. I tre romanzi,m confluiti nella trilogia “La terra del ritorno”, sono diventati un film. Una coproduzione ialo-canadese realizzata con Sophia Loren e Sabrina Ferrilli.


   La pellicola è andata in onda su Canale 5 nel settembre 2004.


Nel primo appuntamento la lettura collettiva ad alta voce è stata dedicata ai primi due capitoli di “Vite di Santi”, il romanzo d’esordio di Nino Ricci. La storia si ambienta in Alto Molise, in località ribattezzate con nomi di fantasia ma riconoscibilissimi. Valle del Sole è ad esempio Villa Canale, la frazione di Agnone.


   La città dalla voce degli angeli è chiamata nell’opera Roccasecca. Ciò che più colpisce del romanzo è la capacità dell’autore di rendere con vivide immagini il racconto dei luoghi da lui mai visti ma narrati con gli occhi di chi li ben conosce.


Tornò a Villa Canale  quando era bambino, solo una volta. Poi è rientrato nel Molise in occasione di qualche evento culturale.


   Eppure ha descritto i posti, le persone, i paesaggi come se proprio lì fosse vissuto, come se quei personaggi lui li avesse conosciuto davvero.


   Entusiasti del primo appuntamento i partecipanti, che si ritroveranno venerdì per proseguire il percorso di lettura guidata.

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