Nei giorni 5 e 6 novembre dello scorso
anno - il covid era una realtà ancora lontana e insospettabile - si svolse
presso l’Università degli Studi del Molise un importante convegno
internazionale, Geographies of Being:
Patterns and Paths in Transnational Dialogues. Come ospite d’onore era presente
il famoso scrittore italocanadese Nino Ricci, che in quell’occasione parlò
delle sue origini molisane e delle radici della sua scrittura nel corso di
un’intervista con Gabriella Iacobucci.
PATRIE
IMMAGINARIE: INTERVISTA A NINO RICCI
Gabriella Iacobucci: Vuole illustrare come è nata l’idea del suo primo romanzo Lives of the Saints?
Nino Ricci: L’idea iniziale non era certamente quella di scrivere un romanzo sull’emigrazione né sulle mie radici italiane. Basti pensare che da ragazzo ritenevo che essere italiano non avesse alcunché di positivo. Essere un emigrato significava vedere solo gli aspetti negativi della propria etnicità.