di Barbara Bertolini
In Italia, in
questo inizio di secolo, si sta riscoprendo il fumetto considerato fino a pochi
anni fa come il parente povero della letteratura e quindi snobbato dai più, al
contrario di quello che è avvenuto in paesi come la Francia, il Belgio o il
Giappone dove ha avuto sempre un posto d’onore tra le arti. Ora, anche qui da
noi, sempre più adulti cominciano a riconoscere al fumetto il valore di “libro”
e, quindi, di letteratura vera e propria tanto che anche il Salone
internazionale del libro di Torino ̶ che si è svolto a maggio ̶ gli ha dato
molto spazio.
Parlo di
fumetti perché proprio quest’anno ricorre il ventennale della morte di uno dei
più grandi disegnatori di fumetti italiani: Benito Jacovitti.