sabato 16 gennaio 2016

UN CORVO NEL CUORE, romanzo autobiografico di Maria Giuseppina Fusco


di Barbara Bertolini



Se amate i romanzi d’introspezione psicologica, quelli che raccontano i meandri della psiche umana e che ci fanno capire come si plasma il proprio “io” mettendo in moto, fin dall’infanzia, i meccanismi che influenzeranno nel bene e nel male la nostra esistenza,  il libro di Maria Giuseppina Fusco è quello che fa per voi.

Ne “Un corvo nel cuore” l’Autrice, che non ha mai potuto o voluto raccontare, nemmeno alle amiche più care, la sua travagliata esistenza, per liberarsi per sempre del corvo che ha nel cuore, come giustamente dice il titolo del libro, decide di mettere a nudo, bianco su nero, la sua esistenza,  senza timore, senza falsi pudori, con la convinzione che ora o mai più  debba dire, come in un confessionale, tutta la verità, anche la più sofferta, anche la più scomoda, anche la più nascosta, pena il non raggiungimento di una agognata liberazione.

Bene ha fatto l’Autrice perché le pagine di Un corvo nel cuore scorrono intense lungo un percorso di vita travagliata alla ricerca di un riconoscimento d’amore materno mai veramente appagato.
Come filo conduttore una madre che, dopo l’improvvisa morte del marito, rimasta sola con quattro figli e un fratello “strano”, reduce di guerra,  non sa prendersi cura di questi figli, mentre riesce a far da mamma allo scombinato Zio Pardo. Una mamma non all’altezza del suo compito e che costringe la bambina di 5 anni e altri due fratellini a vivere in orfanatrofio.

Maria Giuseppina (nome fittizio Giovanna), a distanza di circa 60 anni dai fatti, dimostra di avere una memoria infallibile che non ha cancellato nulla dei suoi ricordi di bambina-orfana. La morte del padre per malattia, che la vede come involontaria spettatrice, sarà lo spartiacque tra la sua vita felice, allegra e agiata fino a quel momento, e l’incubo del futuro che l’aspetta. Il racconto si snoda sullo sfondo del primo dopoguerra, con la sua miseria ma anche con  un rumore di sottofondo di ricostruzione, di voglia di ripartire.
Sullo sfondo di questa vicenda una Campobasso (che lei chiama Vallechiusa) del tempo che fu e che la bambina, in un momento di prostrazione profonda, percorrerà alla ricerca di un impossibile luogo protettivo.

Le suore che incontrerà sulla sua strada, buone o cattive, saranno comunque la stampella a cui la bambina si appoggerà per andare avanti. E quando sarà riuscita a mettere le parole alla sua angoscia, saranno parole dure come le pietre che lacereranno lei per prima.

La Fusco ha scelto di andare fino in fondo al suo lungo percorso di vita (sono ben 431 le pagine del libro). E, dopo l’infanzia, arriverà la difficile adolescenza, alla ricerca di una mamma sostituta che sappia  capire i suoi immensi problemi, non solo esistenziali, e la tragedia dell’amato fratello annegato in un fiume.  Arriva anche l’età adulta con l’entrata nel mondo dell’insegnamento e l’incontro con quello che diventerà l’uomo della sua vita, momenti di grande felicità accorciati dal destino. E la politica, perché Maria Giuseppina Fusco è sempre stata una donna impegnata, pronta a raccogliere le sfide della società moderna. E quello che stupisce è che mentre lei sarà impegnata nel partito comunista, il fratello maggiore, quello che lei tratta sempre con le pinze,  diverrà vescovo.

Una storia che non ci lascia indifferenti, che ci fa riflettere perché raccontando quasi 60 anni della sua vita, dei suoi pensieri profondi, ci mette davanti a noi stessi, con le nostre considerazioni e contraddizioni, i nostri modi di interpretare la realtà.

Un libro che avrebbe meritato ben altra visibilità ma che, pubblicato da un piccolo editore locale, è rimasto confinato in una regione che per altro racchiude poco più di 300 mila abitanti. Un corvo nel cuore, invece, nel suo settore, si piazza ad un ottimo livello nella narrativa italiana di questi anni sia per l’intensità del racconto che per la piacevole scrittura.  

Maria Giuseppina Fusco, Un corvo nel cuore, Libreria Editrice Filopoli, Campobasso 2008

P.s.:  dovrebbe uscire una seconda edizione del libro andato esaurito.

3 commenti:

  1. Benissimo riparlare di questo romanzo che, uscito circa otto anni fa,merita di non essere dimenticato. E' quello che fa Barbara Bertolini la quale lo ha letto recentemente e lo ripropone alla nostra attenzione con un'analisi acuta e nei modi essenziali che le sono propri.
    Gabriella (la prima davanti a sin.nella foto di gruppo del Liceo Classico in copertina...)

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  2. Giuseppina,sono Rita da Firenze.Mi ricorderò sempre di te e Paolo
    Il tuo libro è splendido.Mi piacerebbe rivedere Giordano che ho conosciuto,FA piccolo,quando Paolo si era appena separato.

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  3. Non dimenticherò mai lo sguardo dice e ridente di Paolo e le serate allegre e Firenze.Purtroppo sia lui che io abbiamo sbagliato nella scelta della persona con cui vivere.Anche su questo potrei dirti tanto,ma i rimpianti non servono.Il dado tratto offre un solo punteggio.Spero tu legga questo mesdaggio.

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