Che ne sarà di noi
di Rita Frattolillo
Si sentiva da anni il bisogno di un’indagine libera dai
paraocchi di ogni forma o colore che esplorasse a fondo i come e i perché della
situazione critica in cui si dibatte il Molise, giunto alla resa dei conti di
un processo di sviluppo e modernizzazione che si è lasciato dietro uno stato di
evidente e persistente crisi socio-economica che ha pervaso tutti i settori, da
quello agricolo a quello industriale.
A rispondere alle scottanti questioni – ormai non più
rinviabili – poste sul tappeto sono dodici autori di età e formazione molto
differente, i quali sviluppano un discorso senza veli e a tratti crudo sulle
concause responsabili della situazione drammatica regionale che non sembra
trovare via d’uscita.
L’approccio, il punto di vista, il taglio, la verve qualificano l’originalità e
l’attualità degli interventi, che, nella diversità degli accenti, da quello
allucinato e surreale a quello costruttivo, passando per il nostalgico, lo
storicistico e il pamphlétaire,
compongono tutti insieme la biografia – o se si vuole la radiografia ̶ della
regione nel “bel” mezzo di una crisi che si è rivelata, oltre che ciclica,
strutturale, e che porta con sé il dissesto dei modelli istituzionali e delle
forme della rappresentanza politica, comunque da rivedere alla luce dei rumors sulle macroregioni.La presentatrice Isabella Astorri |
Il bel volume Che ne
sarà di noi (Ed.Il Bene Comune, pg.234,18 euro), che riproduce in copertina
il quadro di Michelangelo Janigro Acid
Family, si avvale della presentazione di Gino Massullo, è arricchito con le
biografie degli autori ed è completato dall’inserto fotografico firmato da
Mauro Presutti.
RF
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