Che fine farà la Biblioteca
Provinciale “Albino” di Campobasso dopo che, per mancanza di fondi, il
personale delle cooperative che gestiscono attualmente il servizio all’interno
di questa biblioteca verrà mandato a casa?
Nella Pubblica amministrazione,
quando arrivano i tagli alla spesa, la prima voce che salta è quella della
“cultura”. Molti politici non sanno che
̶ come dice il giornalista del
Corriere della Sera Paolo Di Stefano ̶ «i
costi dell’ignoranza si traducono in
cifre in rosso dell’economia di un Paese il cui livello di istruzione si rivela
del tutto inadeguato allo sviluppo culturale e tecnologico». Insomma, chiarisce il nostro giornalista, «Siamo
talmente ignoranti da non comprendere perfino quanto sia grave e pericoloso il
nostro livello di ignoranza, e da non correre ai ripari».
Ed appunto, è quello che
chiediamo agli Amministratori regionali,
cui compete la responsabilità per la dovuta continuità dell’attività e gestione
della più importante biblioteca del Molise, di correre ai ripari. Di fare tutto
quello che è possibile per non affondare questa importante realtà culturale,
che ha saputo, in questi ultimi anni, a suon di innovazioni, conquistare una
delle prime posizioni a livello nazionale con la sua Mediateca.
Un passo da gigante che ha potuto
fare grazie al Direttore Vincenzo Lombardi e ai suoi collaboratori, che sono
riusciti a cogliere l’aria del tempo. La Biblioteca Albino, nata ben 153 anni
fa, può, infatti, vantare sul suo sito quasi tre milioni di accessi. Un
pubblico che ha avuto a disposizione l’intero fondo dei periodici molisani
(circa 90.000 immagini), manoscritti musicali del ‘700, nonché disegni della
bottega Di Zinno, fruibili liberamente.
Anche il visitatore, lo studioso,
lo scolaro in visita nei locali dell’ Albino hanno potuto usufruire di tutti i
servizi e l’assistenza offerta poiché questa biblioteca è soprattutto un luogo di ricerca,
conservazione e documentazione del patrimonio culturale molisano.
La chiusura di questa struttura
comporterebbe per tutta la comunità una perdita immensa, non quantificata da
quelli che riescono a vederla solo con la miopia della contabilità spicciola.
Barbara Bertolini, Pietro Corsi, Rita Frattolillo, Loreta
Giannetti, Gabriella Iacobucci, Simonetta Tassinari.
Per accedere al sito cliccare su Biblioteca “Albino”.
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