sabato 23 maggio 2009

Scopriamo l'autore, risposte

Ecco le risposte ricevute su Luigi Incoronato:

Sandra

Luigi Incoronato, scrittore formatosi nella tradizione culturale del meridionalismo, in Morunni descrive il ritorno a Ururi di un soldato (probabilmente autobiografico). Incoronato alla fine della Seconda guerra mondiale, dove si è distinto come eroe, si presenta al Comando Alleato di Campobasso per svolgere la professione di interprete. Tra le altre opere, è stata pubblicata nel 2006, a cura di F. D’Episcopo e M. Lombardi, una raccolta di racconti pubblicati a partire dal 1954 sul quotidiano “Paese sera” dal titolo L’imprevisto e altri racconti.

 

Antonio

In Morunni Incoronato non fa nulla per trattener il lettore. Le sue storie, raccontano vizi e virtù di un piccolo paese del Sud. Storie tuttavia che ti lasciano così, come sono nate, senza portarti ad un punto, senza darti spiegazioni. Ti cattura poi ti lascia; sembra ti voglia dire: "veditela tu con la tua fantasia, fanne quello che vuoi".

 

Maria

Di Luigi Incoronato non ho letto “Morunni” ma il suo romanzo “Scala a San Potito” che credo sia quello in cui ha dato un contributo importante alla rappresentazione di una Napoli distrutta e prostrata dalla guerra. Però a me questo libro ha irritato molto.   Non parlo ben inteso della scrittura, ma della trama. Un tizio che si addentra per masochismo nei problemi degli altri, che ci si tuffa volendoli far propri senza risolverli, mi infastidisce perché molto lontano dal mio modo di essere. I personaggi vivono la loro rassegnata miseria della Napoli del dopoguerra come banale normalità. E io ho fatto fatica a leggere tutte le pagine e mi ci vorrebbe qualcuno che mi spiegasse dove non ho capito la grandezza dell’opera.

 

anonimo

Consiglio a Maria di leggere l'Antologia delle opere narrative di Luigi Incoronato, a cura di Giambattista Faralli.

 

anonimo

Incoronato era originario di Ururi.
E’ stato interprete presso il Comando militare alleato.

Egli ha dato un contributo importante alla rappresentazione di una Napoli disgregata nel romanzo Compriamo bambini, del 1963. Egli è considerato di ambito neorealista.

Tra le opere posso citare Il Governatore, del 1960, esso pure ispirato alla guerra nel Molise, dove Lenno e Bontora adombrano Ururi e Larino.

 

Annamaria                                                                                                            

Di Morunni mi ha molto colpita il racconto ”Solitudine” perché Incoronato riesce ad immedesimarsi, con grande penetrazione, nell’animo sia femminile che maschile, dimostrando così una grande sensibilità. La serie di racconti, tipico della scrittura di Incoronato, si snoda con sicurezza, lasciandoti alla fine in sospeso, aspettato la conclusione finale. Morunni è un bel libro che fa rivivere coinvolgenti avvenimenti e fatti di un mondo paesano ormai scomparso.

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