Cari amici, ecco i commenti pervenuti e le risposte “Domande per voi” sul romanzo di Francesco Paolo Tanzj, Un paradiso triste, Edizioni Tracce, Pescara 2007:
Quali sono le voci narranti?
· L’autore è riuscito ad intrecciare davvero bene tre storie, offrendo una visione completa delle varie sfaccettature psicologiche dei personaggi, ovvero: il prof. Ferri, lo studente Giulio De Santis e la mamma dello studente. (Francesco)
In che ambiente e in che epoca si svolge l’azione?
· In una scuola e un quartiere romano al giorno d’oggi, per cui il romanzo tratta di problematiche attuali che l’autore analizza, forte della sua esperienza: la scuola, la famiglia, la mancanza di stimoli per i giovani. (Gio)
Tra i personaggi quali hai sentito più reali?
· Trovo tutti e tre i personaggi molto avvincenti. Per me l’autore è riuscito davvero bene a rientrare nella pelle (oltre a quella del professore che è la sua) di uno scolaro e di una mamma apprensiva. Riesce inoltre a sviscerare con perspicacia le problematiche familiari. (Anna)
· Il professore, senz’altro, con tutte le sue fissazioni, anche se mi sembra un po’ troppo “comprensivo” verso i problemi del ragazzo. (Francesco)
· Il ragazzo, soprattutto nel suo atteggiamento strafottente in casa e a scuola. Anche perché la sua love story finisce per mettere fine a tutti i suoi problemi. Incredibile ma vero, a noi giovani basta amare e tutto passa. (Gio)
· Si vede che a scriverlo è un professore! Il professore che tutti vorrebbero avere: competente, comprensivo, attento, gentile, disponibile (ma ‘ndo sta?). (Annamaria)
· la mamma, una donna del nostro tempo con mille pensieri, tanti dubbi, numerose incertezze, troppe fragilità..... (anonimo)
Francesco Paolo Tanzj è nato a Roma nel 1950
· Ha scelto di vivere ad Agnone dove insegna.
Perché è venuto a vivere nel Molise, lo spiega nel suo libro “Elogio della Provincia” a p. 26
«… E alcuni cominciavano a pensare che forse si poteva vivere meglio al di là di quegli orizzonti, oltre il limite dal quale iniziava ad affievolirsi la cappa sempre-umida del pesante smog cittadino.
….. E adesso siamo qui, in piena provincia, col desiderio di crescere bene i figli. Con la ferma intenzione di utilizzare al massimo il tempo. Senza la dispersione dei tanti visi, delle troppe avventure. Fuori dagli psicologismi esasperati e dai discorsi inconcludenti.»
Una scelta coraggiosa quella di Tanzj; abbandonare la grande città per un piccolo borgo appollaiato su una montagna. Sarebbe interessante sapere se i suoi sogni si sono avverati. (Maria)
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"ELOGIO DELLA PROVINCIA" - FRANCESCO PAOLO TANZJ
dentro
pagg.130, 1999.
Un mix improvviso ed attuale di saggistica e sociologia, autobiografia e romanzo, giornalismo e scherzo letterario. Questo lieve omaggio di Francesco Paolo Tanzj alle piacevolezze della vita di provincia prende spunto dalla più diversa e antica letteratura del caso.... di citazione in citazione emerge sempre un messaggio - in alcuni casi un grido - semplice e deciso al tempo stesso:" fuggiamo dalla città. Andiamo a vivere in provincia!" Facile a dirsi, almeno nei momenti di sconforto. Più difficile a farsi. Ma vale la pena parlarne, visto che lo fanno in tanti. E il loro numero aumenta ogni giorno di più.
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Un libro "ricco", di impressioni, sensazioni, sentimenti, riflessioni e, ciliegina sulla torta (saporita), delle ottime citazioni di autori classici, amati da chi ama la classicità più ancora di tanti contemporanei che sanno dire molto meno e molto meno bene. Dopo averlo letto, anche chi in provincia è nato, impara ad apprezzarla un po di più e persino a scoprirne bellezze prima sconosciute. Complimenti!
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Ringraziamo tutti i partecipanti e per la biografia e l’opera completa di questo autore vi rimandiamo al link sulla destra di questo blog: “sito di Francesco Paolo Tanzj”.
la mamma?una donna del nostro tempo con mille pensieri,tanti dubbi, numerose incertezze,troppe frgilità.....
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